A San Felice la decima edizione della Sagra della frittella

Lunedì 24 ottobre uffici comunali chiusi per il Patrono



Domenica 23 ottobre si svolgerà a San Felice sul Panaro la decima edizione della Sagra della frittella, in occasione della festa del patrono del paese San Felice che si celebra lunedì 24 ottobre. Domenica si comincia alle 9.30 con l’asta delle bici ritrovate in Largo Posta. Alle 10.30 ci sarà la messa nel piazzale della Rocca. Alle 11.30 presentazione del progetto di ricostruzione della chiesa parrocchiale (in caso di maltempo la messa e la presentazione si svolgeranno nella nuova chiesa). Dalle 15, in piazza Matteotti, “Il piccolo circo degli errori”, e a seguire, alle 16, “Il tesoro di Sandrone”. Entrambi gli spettacoli sono a cura de I burattini della commedia.

Alle 16.30 intaglio della zucca, aspettando Halloween, con Ilaria Busco. Alle 17, piazzale della Rocca, da “Amici 2021”, Leonardo Lini, ballerino con Emma Del Toro, ballerina e tiktoker. Alle 18, in via Mazzini, dj set by Govo. Per tutto il giorno: giro in trenino per le vie del paese, sbaracco nei negozi a cura delle botteghe, distribuzione di frittelle dolci e salate nelle vie del centro a cura di associazioni e commercianti. Organizza la Pro Loco con il patrocinio del Comune di San Felice.

 

SAN FELICE: UFFICI COMUNALI CHIUSI LUNEDÌ 24 OTTOBRE

Lunedì 24 ottobre, festa del patrono, gli uffici del Comune di San Felice sul Panaro rimarranno chiusi. Reperibilità telefonica al 331/3648964, dalle 8 alle 12, solo per gli atti di morte e i servizi di polizia mortuaria.

In occasione della festa del Patrono, lunedì 24 ottobre si svolgerà a San Felice sul Panaro, presso la nuova chiesa di piazza Italia, alle 19, una solenne celebrazione eucaristica. Felice fu vescovo di Thibiuca (odierna Tunisia) martirizzato 56enne nel 303 a Venosa (Potenza) sotto gli imperatori Diocleziano e Massimiano. Il corpo di Felice, abbandonato dai soldati, fu sepolto nello stesso luogo dove era stato ucciso. Ma appena si poté i fedeli dell’Africa vollero le reliquie del loro vescovo che furono trasportate a Cartagine prima e a Utica poi, dove furono venerate con grande onore. Pare che un gruppo di coloni africani, per sfuggire all’invasione dei Vandali, nel 429, si rifugiasse in Italia stabilendosi nella Bassa modenese, in una località dove esisteva già una chiesetta. Avevano portato con sé una reliquia del loro patrono San Felice. La loro devozione e fede verso questo santo si divulgò molto in fretta fra gli abitanti della regione tanto che la chiesa, ingrandita, fu a lui dedicata. Attorno alla chiesa sorsero alcune case e in breve un villaggio, che prese il nome del santo ormai noto e venerato: San Felice sul Panaro. Il Martirologio Romano pone la festa di San Felice il giorno 24 ottobre.