Bologna: arriva John Landis sul palco de ‘Il Cinema Ritrovato’

Il 3 luglio il Gruppo offrirà alla città la proiezione di The Blues Brothers e sarà lo stesso regista, John Landis, a salire sul palco della rassegna per presentarlo



Main sponsor della Fondazione Cineteca di Bologna, Hera sostiene anche quest’anno il Festival de Il Cinema Ritrovato, una rassegna che offre ai bolognesi, a tutti gli appassionati e a chi ha solo voglia di vivere le emozioni del grande schermo, la possibilità di vedere decine di film, grandi classici di tutte le epoche che hanno segnato la storia della cinematografia. In particolare, Hera insieme alla Cineteca di Bologna ha selezionato un titolo per regalare alla città una programmazione ancora più ricca e di qualità, un cult senza tempo: The Blues Brothers, che sarà proiettato domenica 3 luglio. A presentare il film direttamente sul palco della rassegna sarà lo stesso regista John Landis.

 

A Il Cinema Ritrovato si beve l’acqua del sindaco

Quest’anno, in continuità con lo scorso anno, c’è poi un regalo in più: Hera installerà in Piazzetta Pier Paolo Pasolini, e renderà disponibile per l’intera durata de Il Cinema Ritrovato, dal 25 giugno al 3 luglio, una casetta dell’acqua a uso gratuito per bere l’acqua del sindaco (naturale e gassata refrigerata) prima, durante e al termine delle proiezioni, riducendo così il consumo delle bottiglie di plastica. Inoltre, verranno posizionati nelle principali sale del festival i contenitori dedicati alla raccolta differenziata.

 

Gagliano: “orgogliosi di sostenere il festival, contribuendo alla ricchezza della sua programmazione”

“Sono tanti i motivi che ci portano a sposare ancora una volta una programmazione che esprime alcuni fra i più immortali capolavori della storia del cinema – afferma Giuseppe Gagliano, direttore centrale relazioni esterne Gruppo Hera –, capace di alimentare fantasia, immaginazione del pubblico e di farsi portavoce di messaggi e valori universali. Siamo quindi orgogliosi di partecipare e arricchire ulteriormente una proposta culturale così significativa”.