Castelnovo Sotto: la Pubblica assistenza cerca volontari e donazioni per il progetto “Regaliamoci un’ambulanza”



Mercoledì 26 gennaio 2022, alle 14, scadrà il termine per la presentazione della domanda per effettuare il servizio civile all’interno della Pubblica Assistenza di Castelnovo Sotto e Cadelbosco Sopra. Ci sono ancora molti posti a disposizione, per cui l’associazione invita i ragazzi/e dai 18 ai 28 anni a fare una scelta importante e altruistica, contribuendo nel loro anno di servizio a dare risposta ai bisogni della cittadinanza, effettuando un’esperienza unica di crescita e maturazione per loro.

“Stiamo assistendo a un progressivo ritiro dei nostri volontari pensionati, che hanno dato tanto fino a oggi – Spiega il presidente Matteo Balugani – Il loro è stato un contributo importantissimo in termini di turni e servizi, e la loro assenza sta creando un vuoto importante. In tutto ciò, naturalmente, la pandemia ha avuto un peso importante, allontanando in anticipo alcuni volontari. Questa generazione ci ha lasciato un’associazione apprezzata e molto attiva – prosegue Balugani – Da tempo abbiamo dovuto inserire anche personale dipendente, però questo non è sufficiente per coprire tutti i servizi. Ogni giorno ci servono almeno venti volontari, tra i servizi in ambulanza e i sociali”.

Per questo motivo la “Pubblica” sta cercando di coinvolgere tutte le forze possibili, per dare continuità al servizio, richiamando in particolare le nuove generazioni.

Nel mese di febbraio inizierà un nuovo corso per volontari, grazie al quale chi vorrà potrà inserirsi e avrà la possibilità di dare un aiuto, svolgendo il servizio che meglio si addice.

“Siamo molto conosciuti molto per il servizio in ambulanza – afferma il presidente – ma la richiesta di trasporti sociali sta assumendo sempre maggiore importanza, per cui i nuovi volontari sarebbero molto utili nello svolgere tale servizio”.

Inoltre sta proseguendo la raccolta fondi per il progetto “regaliamoci un’ambulanza”, che nonostante l’impegno delle amministrazioni e delle associazioni del territorio, che con diverse iniziative hanno contribuito, non ha ancora raggiunto la cifra necessaria per poter acquistare il mezzo attrezzato per il soccorso: “Mi rivolgo in particolare alle aziende del territorio – conclude Balugani – ricordando la raccolta fondi. Alcune ci hanno già dato una mano importante, ma non basta. Per cui speriamo che ci siano altri imprenditori che possano aiutarci e di conseguenza aiutare la nostra comunità”.