Bargi (Lega): grido d’allarme del settore ceramico causa aumento dei costi dell’energia, aspettando la transizione ecologica



“Bene la prospettiva di una transizione ecologica, ma il tessuto produttivo della nostra Regione sta già ora pagando il prezzo di un aumento delle materie prime, e dell’energia in particolare, che stanno a mettendo a rischio la tenuta dei distretti produttivi”. Lo ha detto il consigliere della Lega, Stefano Bargi, relatore di minoranza del progetto di legge del bilancio di previsione regionale 2022-2024, di cui si è avviata la discussione in commissione regionale.

Bargi ha fatto proprio il “grido di dolore”, ad esempio, del settore ceramico regionale già ora alle prese con un aumento dei costi delle materie prime che avranno una doppia conseguenza finale: l’aumento dei prezzi al consumo e il rischio di un blocco della produzione qualora l’escalation dei costi energetici non dovesse avere fine.

“Il progetto di bilancio della Giunta regionale – ha denunciato Bargi – punta molto sulla prospettiva della transizione ecologica, ma serve attenzione verso il tessuto produttivo  della nostra regione già oggi. La nostra realtà produttiva di eccellenza ha specifiche tali da rendere necessario fin da subito un sostegno ai distretti più colpiti dagli effetti della transizione il cui primo effetto concreto è l’aumento dei costi energetici. Si ha notizia di imprenditori – ha detto Bargi – che, schiacciati dai costi, stanno intensificando la produzione ora per riempire i loro magazzini nella sciagurata ipotesi di essere poi costretti ad un fermo produttivo perché non più conveniente, magari già tra qualche settimana, continuare a produrre. Ciò – ha concluso il leghista Bargi – sarebbe  un grave danno sociale per il territorio quanto all’aspetto occupazionale”.