Il grande cuore dei castelnovesi: raccolti 6.500 euro per il progetto “regaliamoci un’ambulanza”



La generosità dei castelnovesi e la riconoscenza nei confronti della Pubblica Assistenza, così preziosa per i suoi servizi quotidiani e ancor di più durante le fasi più critiche della pandemia, ha portato alla raccolta di 6.500 euro per il progetto “Regaliamoci un’ambulanza”.

Domenica 12 settembre, nella sala del Consiglio comunale, il ricavato della serata “Castelnovo al chiaro di luna” è stato consegnato all’associazione di volontari, che lo utilizzeranno per dotarsi di un nuovo mezzo moderno con tecnologie avanzate in grado di proteggere i pazienti e i volontari da malattie come il covid 19.

Oltre al sindaco Francesco Monica e all’assessore al Volontariato e associazionismo

Cristina De Palmi, erano presente le altre associazioni che si sono impegnate nella riuscita della serata andata in scena il 17 luglio nel centro del paese: Botteghe della Rocca, associazione Al Castlein, Castelsport e Auser telefono Amico.

Inoltre, al raggiungimento della somma, hanno contribuito alcune aziende del territorio.

Alla cena di agosto in piazza Prampolini avevano partecipato 350 persone.

“Diamo conto di un importante messaggio che arriva da una comunità molto unita. – ha detto il primo cittadino – Tutte le nostre associazioni, con i loro volontari, hanno creato un evento che ha permesso di donare un contributo alla Pubblica assistenza, che è stata in prima linea nella lotta al Covid e che ogni giorno si dedica all’aiuto del prossimo. Sapere che i nostri cittadini sono sempre così pronti a rispondere alle richieste di aiuto di chi ci chiede una mano mi rende particolarmente fiero di essere sindaco”.

“Ringraziamo gli organizzatori e le imprese che hanno deciso di devolvere il ricavato alla nostra associazione, e in particolare al progetto Regaliamoci un ambulanza – ha spiegato il presidente della Pubblica assistenza di Castelnovo Sotto e Cadelbosco, Matteo Balugani – Per i volontari è molto importante vedere che il loro impegno e i loro sacrifici sono riconosciuti”.