In ricordo di Fausto, la solidarietà messa in moto dalla Gresini Racing per il Centro di Formazione “Gambale” dell’Ospedale Maggiore



Insieme per ricordare Fausto. O meglio, per far “rivivere” Fausto in un gesto di cura per la comunità. Oggi, 30 giugno, l’Azienda Usl di Bologna grazie alla Gresini Racing festeggia un grande traguardo: la donazione di 3 nuovi simulatori che arricchiscono ulteriormente il patrimonio tecnologico del Centro di Formazione del Dipartimento di Emergenza dell’Azienda USL di Bologna.

Per l’occasione, dalla sede di Faenza della Gresini Racing, la famiglia di Fausto insieme al Presidente della Regione Stefano Bonaccini e ai tanti fan del MotoGP hanno potuto conoscere “in diretta” l’utilizzo di HAL per high Fidelity, HAL airway torso skill, e SiMMan ALS per corsi di Advanced Life Support: 3 manichini simulatori, dotati di specifici accessori tecnologicamente avanzati che consentono di ricreare in sicurezza molteplici scenari clinici e, così, addestrare il personale medico-infermieristico come se si trovasse su un paziente critico reale. In collegamento dall’Ospedale Maggiore durante l’evento, nato per ringraziare ciascun donatore, sono intervenuti l’Assessore alle Politiche per la Salute Raffaele Donini, il Direttore generale dell’Azienda USL di Bologna Paolo Bordon, ed alcuni professionisti dell’equipe del Dipartimento di Emergenza, diretto da Giovanni Gordini.

Le prime donazioni sono arrivate dai famigliari che, lanciando una raccolta fondi pubblica, hanno messo in moto un vero movimento di solidarietà. Prima amici, poi colleghi e poi ancora tanti fan del Moto GP, fino a raggiungere l’importante cifra di 50.000 euro. “Era un desiderio di papà – ricorda il figlio Luca Gresini, 20 anni. Quando era ricoverato ci aveva chiamati per dirci di fare una donazione perché c’era bisogno in un periodo così difficile”.

Fausto Gresini, nato ad Imola il 23 gennaio 1961, distinto per la sua lunga carriera da pilota, nonché fondatore e Manager della Gresini Racing, l’inverno scorso si era ammalato di covid. Le sue condizioni erano apparse fin dai primi momenti particolarmente critiche: ricoverato all’Ospedale di Imola per necessità di supporto respiratorio con ossigeno e CPAP, era stato presto trasferito nella Terapia intensiva dell’Ospedale Maggiore per la necessità di un supporto respiratorio avanzato ed invasivo. Nonostante i continui ed estenuanti sforzi dell’intera equipe guidata da Nicola Cilloni, il quadro respiratorio di Fausto precipitò, venendo a mancare il 23 febbraio scorso.

“Ad un certo punto della mia carriera dovetti decidere se fare il vecchio pilota o il giovane manager e decisi di intraprendere la seconda avventura”. Sono le parole di Fausto ricordate dalla moglie Nadia, che insieme ai figli Lorenzo e Luca ne hanno raccolto il testimone con l’intento di proseguire sulla strada da lui tracciata.

“Fausto ha sempre avuto lo straordinario talento di saper trasformare i sogni in programmi concreti. Un caso esemplare di self made man, capace di spostare sempre in avanti i propri traguardi con un entusiasmo contagioso. Non si accontentava mai, esigente con se stesso come con gli altri, sapeva spronare le persone a dare il meglio di sé”. Lo ricordano così colleghi ed amici. Ed è proprio grazie a questi talenti che la sua azienda si trasformò in Gresini Family: un insieme di imprese e persone che si sono legate a lui per la passione e per la sua affidabilità, come imprenditore e come uomo.

La somma complessiva donata – 50.000 euro – è dunque frutto di quella comunità che Fausto ha saputo consolidare e far correre, non solo sul circuito, ma anche per la crescita della sanità pubblica: il vero tesoro dell’intera comunità.

La generosità di famigliari, amici, colleghi e partner è andata infatti a sostegno della crescita innovativa del Centro di Formazione del Dipartimento di Emergenza dell’Azienda USL di Bologna, inaugurato nel 2016 e intitolato a Giorgio Gambale, medico dell’Ausl morto a 59 anni.

“Comprendere il grande valore dei giovani, aiutarli a crescere e farne il cuore pulsante di ogni équipe”: questa frase (una citazione del libro “La medicina secondo Capitan Zantax” nel quale Giorgio Gambale ha raccontato la sua malattia) rappresenta dapprincipio la vision del Centro di Formazione.

Due lasciti importanti, quello di Fausto Gresini da una parte e di Giorgio Gambale dall’altra, che, seppur a distanza, proprio al tempo del covid, sembrano abbracciarsi in un sodalizio comunitario.

Una donazione che vale molto più di 50.000 euro: dalla formazione dei professionisti dell’Emergenza la rinascita di tante vite 

Sebbene l’importo della donazione devoluta dalla famiglia Gresini al Centro di Formazione del Dipartimento di Emergenza sia stato di 50.000 euro, il volano di generosità messo in moto da Fausto ha un valore economico ben più alto: le Aziende fornitrici dei macchinari hanno raddoppiato la donazione imponendo uno sconto di circa il 50% del valore di listino delle tecnologie.

La donazione consiste in 3 simulatori, corredati di accessori, utili ai corsi di formazione:

  • HAL: è un simulatore utilizzato per ricreare in sicurezza scenari di interventi critici sul paziente e addestrare i professionisti ad acquisire sia competenze tecniche, sia competenze non tecniche e di teamworking. Esso è provvisto del modulo di compliance polmonare, ha le articolazioni degli arti e permette la gestione degli accessi vascolari. È un apparecchio provvisto di connessione wifi, caratteristica che ne facilita sia le posture che la movimentazione. È inoltre dotato di un “tablet istruttore” con cui è possibile impartire i diversi comandi e di un “tablet che simula un monitor multiparametrico” su cui visualizzare i dati clinici del paziente.
  • HAL airway: è un simulatore torso testa-tronco utilizzato per l’addestramento di professionisti che devono acquisire competenze tecniche sulla gestione della via aerea, della tracheostomia; utile per la decompressione toracica e l’applicazione di drenaggi toracici.
  • SiMMan ALS è un simulatore di paziente adulto utilizzato per corsi di gestione avanzata della rianimazione

Tutti gli accessori di cui sono provvisti questi sistemi tecnologici altamente avanzati sono utili per poter “governare” i simulatori. In pratica si tratta di tablet utilizzati per definire i parametri e le complicanze del paziente e monitor per far visualizzare i parametri vitali ai discenti del corso. SiMMan possiede in aggiunta un modulo specifico per la gestione del paziente vittima di trauma.

La serie di simulatori HAL è stata fornita da Accurate, SiMMan da Laerdal.

Il Centro di formazione Giorgio Gambale: l’esperienza del Dipartimento di Emergenza dell’Azienda USL per addestrare professionisti dell’emergenza da tutta Italia e non solo

Il Dipartimento di Emergenza dell’Azienda USL di Bologna è tra i maggiori centri italiani per numero e complessità di casi trattati. In particolare, il Trauma Center dell’Ospedale Maggiore, nato alla fine degli anni Ottanta, è oggi il centro con la maggiore casistica a livello nazionale e il punto di riferimento per l’area geografica Emilia Centro. Ogni anno il Pronto Soccorso del Trauma Center accoglie oltre 8 mila traumi, 500 dei quali maggiori, con circa 300 ricoveri in Rianimazione.

Un’esperienza che il Dipartimento mette da anni a disposizione dei professionisti dell’emergenza, organizzando corsi di formazione teorico-pratica, certificati dalle più importanti società scientifiche nazionali e internazionali, in ambito rianimatorio, di gestione delle emergenze cardio-respiratorie, dei traumi, delle maxi emergenze, di chirurgia dei politraumi, di ecografia clinica d’urgenza, sia per pazienti adulti che pediatrici.

Il Centro di Formazione Gambale, inaugurato nel 2016, nasce nell’ambito del Dipartimento Emergenza, di cui è direttore Giovanni Gordini. Il responsabile scientifico del Centro è Carlo Coniglio ed il referente infermieristico Claudio Tacconi. Ha la sede principale nei locali esterni adiacenti alla Centrale operativa 118 a cui afferiscono anche due aule localizzate all’interno dell’ospedale Maggiore: una per incontri e debriefing, l’altra per simulazioni peri-situ (in cui vengono riprodotti scenari pressoché identici alla realtà).

Dal 2016 ad oggi il Centro di formazione del Dipartimento di Emergenza dell’Azienda USL di Bologna svolge ogni anno diverse tipologie di corsi di formazione/addestramento del personale medico-infermieristico:

  • Corsi advanced (Advanced Life Support, Prehospital Trauma Care advanced, European Paediatric Life Support, European Paediatric Intermediate Life Support, Intermediate Life Support, American Trauma Life Support, European Trauma Course) con cui vengono formati circa 600 professionisti
  • Corsi basic (Basic Life support Defibrillation, Basic Paediatric Life support Defibrillation, Prehospital Trauma care basic) con cui si formano oltre 460 medici e infermieri dell’emergenza.

Oltre ai corsi riconosciuti dalle società scientifiche vengono inoltre svolti momenti formativi durante i quali vengono ripercorsi e rivisti casi clinici e ci si addestra su dispositivi di nuova generazione.

Tre sono dunque le sedi formative: il Trauma Center dell’Ospedale Maggiore, la Centrale Operativa 118 Emilia Est e il Centro di addestramento 118 di Lama di Setta. Quest’ultimo, unico in Italia, nato per le esigenze formative dei sanitari impegnati nei soccorsi dei cantieri dell’alta velocità e variante di valico, eroga corsi finalizzati al trattamento dei pazienti in ambiente ostile e confinato (gallerie, alta quota, NBCR).

L’obiettivo principale del Centro di Formazione del Dipartimento di Emergenza dell’Azienda USL di Bologna, come insegnava Giorgio Gambale, resta quello di allargare sempre di più il raggio di azione della formazione multiprofessionale e multidisciplinare. Questa, insieme alla ricerca, rappresenta il primo step per consentire il progresso della medicina, in particolare nell’ambito dell’emergenza-urgenza dove la velocità di intervento può risultare davvero vitale.

 

Azienda USL di Bologna

Il suo territorio comprende 45 comuni su un’area di 3.000 chilometri quadrati circa, per una popolazione di oltre 870.000 abitanti (i residenti in Emilia Romagna sono più di 4.400.000). Il bilancio annuale supera i 1.700 milioni di euro (quasi il 20% dei circa 8.600 milioni della sanità della Regione Emilia Romagna). Al suo interno sono impegnati più di 8.200 professionisti, oltre 1.300 dei quali medici e 4.200 operatori assistenziali.