Da un anno l’attenzione mediatica è concentrata sul tema della pandemia. MaMiMò non dimentica che un altro tema è da divulgare con tutte le forze a disposizione della cultura e delle istituzioni: il tema della tutela del nostro ambiente. Per questo, ha deciso di dare nuova vita allo spettacolo La Donna Più Grassa Del Mondo di Emanuele Aldrovandi (autore vincitore Premio Riccione/Tondelli, Premio Pirandello, Premio Fersen, Premio Hystrio), con una versione creata appositamente per la visione online. Una commedia dedicata alla crisi ambientale raccontata attraverso la metafora della voracità alimentare della donna, simbolo dell’umanità. Un modo divertente per riflettere e immaginare insieme un nuovo futuro.
Lo spettacolo che vede in scena Alice Giroldini, Luca Cattani e Marco Maccieri, con la regia di Angela Ruozzi, produzione Centro Teatrale MaMiMò, sarà disponibile online dalle 10:00 alle 24:00 del 22 aprile.
Una grossa crepa minaccia la sicurezza della casa in cui vivono i protagonisti di questa storia, ma solo uno di loro sembra preoccuparsene: è l’Uomo del piano di sotto che da mesi tenta di convincere la coppia di vicini a intraprendere i lavori di ristrutturazione. Il problema è che la crepa si trova proprio sotto il divano della Donna più grassa del mondo che pesa quattrocentosessanta chili e non può muoversi. L’unica possibilità per poter intraprendere i lavori sarebbe che il Marito la convincesse a dimagrire, ma la felicità che le procura il cibo è troppo grande perché la donna possa rinunciarvi. In un’epoca in cui sembra che la nostra società abbia raggiunto il suo massimo grado di benessere, questa commedia, attraverso una cifra grottesca e paradossale, ci induce a riflettere sulla capacità dell’uomo di immaginare un modo alternativo per raggiungere la felicità che non lo condanni all’autodistruzione.
“Noi tutti crediamo di vivere in condizioni di benessere, – scrive Angela Ruozzi nelle note di regia – fino a quando non ci viene il dubbio che non sia così. Ci è stato implicitamente insegnato che viviamo nel migliore dei mondi possibili ed è quindi assurdo cercare di costruirne uno migliore (e quale sarebbe, poi?); Forse la storia del migliore dei mondi possibili era una bugia. Noi non siamo felici. Abbiamo continuamente fame.
Abbiamo le case piene di oggetti, ma ne vogliamo sempre di nuovi. Siamo pieni di contatti, ma non ci soddisfano mai del tutto. Siamo affamati. Siamo afflitti da insaziabilità. L’insaziabilità allo stato puro. La nostra società ha raggiunto una grande libertà, ma questa libertà non ci ha liberato. Continuiamo ad avere fame. Questa fame insaziabile, questa vuotezza intrinseca, ci parla di una cosa molto reale, di una profonda vacuità al centro della nostra cultura, generata dalla distruzione di idee e tradizioni rimpiazzate da sistemi economici (che sono diventati sistemi ideologici) per cui l’uomo non deve credere più a nulla se non alla soddisfazione del proprio desiderio. Il desiderio è diventato il nostro ultimo idolo. La Donna più grassa del mondo, che pur essendo simbolo d’insaziabilità, rimane contemporaneamente metafora di fertilità, ci suggerisce che c’è qualcosa di cui noi esseri umani abbiamo bisogno per il nostro vero benessere e che non cesseremo mai di desiderare: comunità, connessione, contatto con la natura, equilibrio, la sensazione di una missione più grande dei nostri immediati desideri parcellizzati.”
Info e prenotazioni:
Lo spettacolo sarà fruibile dalle 10.00 alle 24.00 di giovedì 22 aprile. Prenotando l’accesso si potrà iniziare la visione liberamente negli orari in cui sarà disponibile. Allo scadere delle 24:00 si potrà terminare la visione senza alcun problema. Prenotazioni su https://bit.ly/LaDonnaPiuGrassaDelMondo, scrivendo a biglietteria@teatropiccolorologio.com o sul sito www.mamimo.it
Non è previsto un biglietto d’ingresso ma un sostegno libero alle attività del Centro Teatrale MaMiMò.