Lizzano in Belvedere: due persone soccorse ieri a Corno alle Scale



Brutta avventura per due persone, un uomo e una donna, che nella mattinata di ieri si sono avventurate in una passeggiata al Corno. La loro intenzione era quella di arrivare alla Valle del Silenzio, situata ai piedi del Corno dove convergono diversi canaloni in cui non è raro trovare neve anche a primavera inoltrata. La Valle del Silenzio è anche un crocevia di svariati sentieri CAI. Partiti dal Rifugio Cavone, a quota 1500 m, purtroppo non attrezzati per un terreno invernale, hanno imboccato il sentiero CAI 337 che porta in un bosco di faggi. Quando la coppia è arrivata a quota 1700 m, all’altezza di un piccolo guado che attraversa un rio, la donna – una 51enne residente Bologna – è caduta scivolando per alcuni metri, riportando diversi traumi, il più doloroso ad una gamba che non le ha più consentito di proseguire.

Erano circa le 11.45 quando l’amico ha chiamato il 112 per chiedere aiuto. I Carabinieri, perfetti conoscitori del territorio, hanno identificato immediatamente l’area e allertato il 118 che ha inviato sul posto la squadra, con infermiere, del Soccorso Alpino e Speleologico, stazione Corno alle Scale e l’ambulanza di Lizzano. Alla paziente, dopo valutazione sanitaria, è stato immobilizzato l’arto dolorante; posizionata sulla barella Toboga idonea al trasporto su neve e con tecniche alpinistiche è stasta calata fino al Rifugio Cavone dove ad attenderla c’era l’ambulanza che ha provveduto a trasferirla all’ospedale di Porretta in codice di media gravità.

 

Un runner di 45 anni residente a Porretta, nel pomeriggio di sabato 10 aprile, è partito dal rifugio Segavecchia nella frazione di Pianaccio, comune di Lizzano in Belvedere, diretto verso il rifugio della Donna Morta. Imboccato il sentiero CAI 111 ha iniziato di corsa a salire verso Rifugio di Portafranca, ma giunto nei pressi del rifugio della Donna Morta l’uomo è scivolato lungo un canalone. Provato dallo spavento, anche se la scivolata non gli ha procurato nessuno tipo di trauma, ha giustamente pensato di rimare fermo e chiamare i soccorsi. Erano le 16:20  quando il 118 ha inviato sul posto la squadra del Soccorso Alpino e Speleologico, stazione Corno alle Scale, l’ambulanza di Lizzano e l’elicottero 118 di Pavullo nel Frignano dotato di verricello con a bordo un tecnico di elisoccorso del CNSAS.

Ad arrivare in zona in breve tempo è stato l’elicottero che però non è riuscito a raggiungere il luogo a causa della fitta nebbia. L’equipaggio, tecnico medico e infermiere, è stato sbarcato al campo sportivo di Lizzano in Belvedere ed ha proseguito la missione insieme ai tecnici territoriali che erano già in zona. L’uomo, una volta raggiunto dal personale CNSAS, è stato valutato dal medico. Infreddolito ma privo di lesioni, il corridore è stato  riaccompagnato alla macchina e assistito, durante il rientro verso il Rifugio Segavecchia, dai tecnici territoriali e affidato all’ambulanza che lo ha accompagnato all’ospedale di Porretta.

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, servizio regionale Emilia Romagna raccomanda a tutti i frequentatori della montagna di usare prudenza, di andare in montagna con l’attrezzatura necessaria, ramponi, piccozza e ArtvA. Controllare sempre le previsioni meteo. In questo periodo a causa anche delle importanti escursioni termiche il terreno è molto ghiacciato in particolare nelle prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio.