La web serie performativa “SIE7E” (Italia – Spagna, 2021) prosegue la sua indagine tra le sette Arti, attraverso un incontro artistico e culturale a distanza tra Italia e Spagna, con il quarto episodio dedicato alla scultura realizzato tra le suggestive opere della Gipsoteca del Museo Civico Archeologico di Bologna (Via dell’Archiginnasio, 2). Il progetto, ideato e realizzato dalla Compagnia Instabili Vaganti in collaborazione con il collettivo spagnolo Cross Border e il Teatro de la Abadia di Madrid e promosso dall’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, esplora in sette episodi i confini tra le Arti e coinvolge nella ricerca artisti spagnoli di diverse discipline, adottando un linguaggio transmediale che combina teatro, arti visive a audiovisive.
In questo episodio, il quarto dopo l’Architettura, la Danza e le Arti Visive, la Compagnia Instabili Vaganti – formata dalla regista Anna Dora Dorno, dal performer Nicola Pianzola e dal musicista e compositore Riccardo Nanni – indaga l’arte della Scultura attraverso una collaborazione a distanza con il regista, attore e drammaturgo spagnolo Jordi Pérez – già coinvolto nel progetto multidisciplinare Beyond Borders – che qui firma i testi e si cala nel ruolo di voce narrante. Il percorso drammaturgico vede, in questo episodio, il corpo umano quale strumento che si offre alla narrazione, in un continuo rimando tra la fisicità del performer Nicola Pianzola e la plasticità delle opere scultoree – mimesi dell’uomo – qui sottolineata dal sapiente utilizzo in scena di luci monocrome direzionate.
Grazie al supporto del Comune di Bologna e dell’Istituzione Bologna Musei, gli Instabili Vaganti scelgono, come location del quarto episodio, la Gipsoteca del Museo Civico Archeologico di Bologna che ha sede nello storico Palazzo Galvani sin dal 1881, anno della sua inaugurazione. Il museo ospita più di 200.000 opere e si colloca tra le più importanti raccolte archeologiche italiane e tra le più rappresentative della storia locale, spaziando dalla preistoria all’età romana e senza dimenticare la sezione etrusca e una ricchissima sezione egizia, tra le più importanti d’Europa.
“Dopo il Padiglione de l’Esprit Nouveau per la Danza e l’Architettura, abbiamo lavorato in un’altra location storica della città di Bologna che ci ha aperto le sue porte diventando scenografia naturale della nostra narrazione per immagini di un’arte secolare come la scultura – affermano gli Instabili Vaganti – La direttrice del museo Paola Giovetti ha subito sposato il progetto, permettendoci di raccontare questo luogo della città in una chiave nuova e inedita, seguendo la nostra poetica. I giochi di luce, l’espressione fisica del performer e la sua capacità di trasmettere emozioni attraverso il corpo in movimento, ci hanno permesso di animare le forme statuarie allestite nella Gipsoteca e ci hanno permesso di coglierne la bellezza eterna che è l’essenza dell’arte.”
La web serie performativa “SIE7E” – che vuole essere un inno vitale contagioso, capace di trascendere le differenze di lingua, razza, religione, genere e in grado di generare un linguaggio universale emotivo comune – rientra tra le opere di “Beyond Borders”, il progetto interculturale di creazione artistica a distanza ideato e diretto dalla Compagnia Instabili Vaganti che vuole “superare i confini” geografici e tra le arti e che, per il suo carattere fortemente innovativo, ha vinto il bando INCREDIBOL 2020, destinato a progetti di innovazione in campo culturale e creativo e in reazione all’emergenza sanitaria da COVID-19, promosso dal Comune di Bologna e dalla Regione Emilia – Romagna.
Fino al 20 maggio, ogni due settimane, gli episodi di “SIE7E” verranno pubblicati sul sito e sui canali social della compagnia Instabili Vaganti, dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid e del Teatro de La Abadia e nella sezione web #Teatroconfinado.
Il duo artistico multidisciplinare Instabili Vaganti nasce nel 2004 per volontà della regista, performer e artista visiva Anna Dora Dorno e del performer, drammaturgo e film maker Nicola Pianzola e si contraddistingue per l’impegno civile e la ricerca artistica, l’innovazione nel teatro fisico, la sperimentazione nelle arti visive, performative e multimediali, nonché per la propria circuitazione mondiale. Instabili Vaganti ha presentato le sue produzioni e progetti in oltre venti paesi tra Americhe, Asia, Medio Oriente ed Europa, traducendo le proprie opere in tre lingue e collezionando numerosi premi nazionali e internazionali, tra cui la nomination ai Total Theatre Awards al Festival di Edimburgo.
Il quarto episodio sulla Scultura di “SIE7E” è visibile sul canale YouTube degli Instabili Vaganti e sul sito ufficiale della Compagnia.