Phishing per clonare carta di credito: hacker casertano denunciato dai carabinieri di Correggio



Foto di StockSnap da Pixabay

Operando da un’altra provincia, è riuscito a derubare un libero professionista 45enne reggiano al quale, dopo averne carpito alcuni dati “sensibili”, ha alleggerito il conto corrente di circa 1.500 euro. La vittima scoperti i fatti direttamente dal numero verde dell’istituto bancario dove è correntista, si è rivolto ai carabinieri di Correggio formalizzando la denuncia per indebito utilizzo e falsificazione della sua carta di credito. I militari, grazie anche a mirate indagini telematiche, sono risaliti all’hacker ora finito nei guai. Con l’accusa di indebito utilizzo e falsificazione di  carta di credito i carabinieri hanno denunciato alla competente Procura della Repubblica un 47enne casertano.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Correggio, il 45enne ha ricevuto sulla propria mail una comunicazione, che riteneva essergli stata inviata dall’istituto bancario presso cui è correntista, di un movimento anomalo registrato sul suo conto. Un episodio di phishing, come poi accertato dallo stesso 45enne, in quanto la vittima collegatosi sul link indicatogli veniva “dirottato” su una schermata in cui gli venivano chiesti i propri dati sensibili comprese le credenziali della sua carta di credito. Successivamente veniva quindi contattato da un falso operatore bancario che facendogli credere che la sua carta di credito era stata oggetto di accesso anomalo da parte di ignoti, è riuscito a entrare in possesso delle credenziali per effettuare un bonifico di 1.480 euro nel suo conto. La vittima, attraverso il numero verde a cui poi si rivolgeva, materializzava di essere rimasto vittima di phishing motivo per cui bloccava carta e conto formalizzando la denuncia.

Le indagini dei carabinieri consentivano di accertare che il bonifica per 1.480 euro, ovvero la somma sottratta dalla carta di credito del denunciante, era confluita sul conto corrente di un 47enne casertano nei cui confronti venivano acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine all’illecita transazione. Alla luce di quanto accertato il 47enne veniva quindi denunciato in ordine ai citati riferimenti normativi violati.