Dopo essersi attivati ormai da mesi, per segnalare le enormi problematiche riscontrate a seguito delle continue chiusure del tratto dell’Autostrada A1 – Panoramica nel tratto appenninico, senza che ciò abbia minimamente sortito effetti, i Sindaci dei cinque Comuni chiedono al nuovo Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Enrico Giovannini e ai Presidenti delle due Regioni interessate di dare maggiore attenzione a questi territori: i lavori vanno fatti, ma non a scapito di ogni cosa, soprattutto delle persone e delle attività produttive locali.
Purtroppo ad oggi il tavolo prontamente attivato dall’Assessorato della Regione Emilia Romagna per condividere con i Sindaci Emiliani la natura e la durata dei lavori non ha prodotto risultati né effetti: il muro di gomma di società Autostrade appare impermeabile ad ogni richiesta. Inizialmente l’impegno assunto da parte di Autostrade – con la supervisione della Regione – prevedeva la disponibilità a valutare correttivi da apportare, qualora ritenuti utile per ridurre al minimo gli inconvenienti ed i disagi per il territorio, precisando che le chiusure sarebbero state limitate ai casi di nevicate o temperature rigide (nonostante queste condizioni in Appennino siano normali in questi periodi), salvo poi disporre chiusure anche in condizioni ordinarie.
I Sindaci ora fanno squadra assieme ai colleghi toscani di Barberino e Firenzuola, segnalando con una lettera sottoscritta a più mani i disagi che questo territorio sta subendo e continuerà a subire a seguito delle chiusure dei tratti autostradali, anche alla luce della recente comunicazione da parte di Società Autostrade che informa come esse non solo saranno prolungate, ma soprattutto necessiteranno di essere disposte anche per eseguire lavorazioni in condizioni meteorologiche ordinarie, situazione confermata dalla Direzione del IV Tronco di Autostrade il 9 febbraio scorso.
Tutto ciò penalizza fortemente i pendolari e le attività produttive di un vastissimo territorio appenninico Tosco-Emiliano, con ripercussioni negative anche sul turismo e sulle economie locali. A risentirne maggiormente continuano ad essere i cittadini e per l’appunto le attività produttive, commerciali e di ristorazione, ossia coloro che già sono stati colpiti prima dai disagi dovuti ai lavori, poi dalla mancata realizzazione del collegamento tra il casello di Barberino e la A1 – Panoramica in direzione nord. In ragione della realizzazione della cosiddetta “Variante di Valico”, coloro che oggi accedono all’autostrada dal casello di Barberino di Mugello in direzione Bologna, sono infatti obbligati (diversamente da com’era in precedenza) a percorrere la A1 – Direttissima, e questo impedisce loro di uscire ai caselli di Roncobilaccio, Pian del Voglio e Rioveggio. L’argomento legato al Casello di Barberino è stato già oggetto, diversi anni fa, di discussioni, che videro coinvolti i Sindaci dei Comuni interessati.
Dunque, si chiede di intervenire per ridurre i disagi e, contemporaneamente, per cogliere l’occasione di tali importanti lavori per i necessari adeguamenti infrastrutturali volti a superare tale grave carenza. Appare infatti paradossale che la “Variante di Valico”, realizzata per favorire gli spostamenti e facilitare i trasporti, abbia di fatto reso inutilizzabili collegamenti che esistevano da oltre 50 anni, contribuendo così ad isolare l’Appennino.
A sostegno l’accorato appello dei primi cittadini si affianca, appoggiandolo, quello di Legambiente, fin dall’inizio al fianco dei Sindaci su questa battaglia a favore del territorio.
Ciò che chiedono i Sindaci a gran voce, assieme a pendolari e titolari delle attività produttive, sono infrastrutture adeguate alle esigenze del territorio, che ha bisogno sempre più di essere connesso e non isolato.
La mobilità è sviluppo ed è indubbio che la grande mobilità ha portato sviluppo per questo territorio. Di contro, privare questo territorio di collegamenti interni tra comuni sta significando metterlo in gravissima e serissima difficoltà, anticipata già dalla chiusura di diverse attività e/o dallo spostamento di diverse famiglie.
Viene quindi chiesto un nuovo, ennesimo sforzo, per fornire una risposta concreta. Per questo, affermano i Sindaci, serve individuare la soluzione utile per ricreare il collegamento tra il casello di Barberino di Mugello e la A1 – Panoramica, in direzione Bologna, richiesta che viene ancora una volta proposta, come già fatto nel 2017, quando a sostegno dell’iniziativa vennero raccolte 1.741 firme, ancora oggi a disposizione di chiunque voglia prenderne visione.
(Comune di Barberino di Mugello, Sindaco Giampiero Mongatti – Comune di Castiglione dei Pepoli, Sindaco Maurizio Fabbri – Comune di Firenzuola, Sindaco Giampaolo Buti – Comune di Monzuno, Sindaco Bruno Pasquini – Comune di San Benedetto Val di Sambro, sindaco Alessandro Santoni)