Solo qualche giorno fa era stato arrestato dai carabinieri di San Polo d’Enza per furto di energia elettrica sottratta dalla rete pubblica attraverso un allaccio abusivo. Ora, per un 41enne agricoltore reggiano residente a San Polo d’Enza, sono nuovamente scattate le manette ai polsi per una vicenda sicuramente più grave. Con l’accusa di detenzione illegale di armi e munizioni, infatti, i militari della locale stazione nella mattinata di ieri hanno arrestato l’uomo, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana.
Al 41enne, che peraltro dal 2009 era colpito da un provvedimento di divieto di detenzione di armi e munizioni emesso dalla Prefettura di Reggio Emilia, i carabinieri sampolesi hanno sequestrato 4 fucili calibro 12 già detenute dal defunto zio morto nel 2015, un fucile calibro 12, non censito in banca dati, una pistola scacciacani, 4 cartucce calibro 12 e 4 cartucce calibro 3006 con relativo caricatore.
Sono stati gli approfondimenti informativi sull’uomo a condurre ieri mattina i carabinieri della stazione di San Polo d’Enza presso la sua abitazione per dare corso ad una perquisizione domiciliare finalizzata alla ricerca di armi. I militari infatti hanno vagliato una segnalazione secondo la quale l’uomo, lo scorso 1° gennaio, aveva dato il “benvenuto” al 2021 esplodendo in aria alcuni colpi di arma da fuoco. Una segnalazione che ha allarmato i militari anche in considerazione che l’uomo non poteva detenere legalmente armi. La perquisizione ha dato quindi esito positivo. Alla luce della flagranza di reato di detenzione illegale di armi, il 41enne veniva dichiarato in arresto e ristretto a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia. I cinque fucili, la pistola scacciacani e le cartucce venivano sottoposte a sequestro.