La Cappella interna all’Ospedale di Mirandola riconvertita, solo temporaneamente, in area di accettazione, preparazione e osservazione dei pazienti in attesa, per assicurare la ripresa, nonostante il covid, di parte dell’attività chirurgica ambulatoriale. È il risultato della forte sinergia attivata tra Azienda USL di Modena e Diocesi di Carpi (in particolare la Parrocchia di Mirandola) a favore del Santa Maria Bianca, che da inizio mese ha potuto riprendere a erogare tali prestazioni potendo garantire, nello spazio ricavato, la presa in carico dei pazienti in un’area che consentisse il rispetto del distanziamento. È stato così possibile, dal 7 gennaio, far ripartire interventi ambulatoriali di Oculistica, Chirurgia Generale, Ortopedia, Dermatologia e Urologia (attività cistoscopica), a tutto vantaggio dei cittadini del territorio.
Il luogo di culto, che si trova al piano terra del Padiglione Scarlini, aveva visto ridurre la propria attività a causa dell’emergenza Covid, che ha imposto decisioni strategiche finalizzate a una maggior sicurezza, tra cui il sostanziale isolamento dei pazienti all’interno dei reparti e la sospensione delle visite ai degenti. Situazioni che, unite alla sospensione provvisoria dell’attività liturgica in presenza, hanno contribuito a ripensare logisticamente la destinazione d’uso di quell’area, ovviamente a titolo temporaneo.
“Ringrazio personalmente e a nome dell’Azienda USL don Mauro Pancera e la Diocesi di Carpi – afferma Giuseppe Licitra, responsabile della Direzione medica del Santa Maria Bianca – che ha accolto con favore e grande disponibilità la nostra proposta, a vantaggio dei cittadini del nostro territorio. In un periodo duro come quello che stiamo vivendo, è ancora più importante fare gioco di squadra e rendere sempre più coesa la nostra comunità. Un ringraziamento è doveroso anche agli operatori dell’Ospedale di Mirandola, che hanno allestito in breve tempo l’area per renderla funzionale alle nuove esigenze”.