La Fondazione di Modena ha avviato il percorso per affidare il completamento della progettazione esecutiva del secondo stralcio di recupero dell’ex Enel, futura sede unica di Emilia Romagna Teatro Fondazione. L’ulteriore intervento di valorizzazione dell’edificio nel comparto ex Amcm, in cui sono attualmente in corso i lavori per il nuovo Teatro delle Passioni, rientra tra gli interventi che Modena ha chiesto di candidare ai fondi Next generation Ue, come annunciato nelle scorse settimane. Il contributo della Fondazione sulla progettazione riguarda anche il completamento della riqualificazione dell’ex Ospedale Estense, così da essere pronti, eventualmente, anche per altre opportunità di finanziamento a livello nazionale o europeo.
Lo ha comunicato l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Bosi, nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 14 gennaio, in occasione della risposta all’interrogazione della consigliera Paola Aime (Verdi) sul Teatro delle Passioni, parte della programmazione di Ert. La consigliera ha chiesto, in particolare, se non si ritiene “prematuro lo smantellamento del Teatro delle Passioni dal momento che i lavori di realizzazione del nuovo teatro non sono ancora terminati” e quando il nuovo teatro all’ex Enel sarà non solo terminato ma effettivamente operativo.
“Il contesto in cui avviene l’operazione di demolizione e ricostruzione della nuova sede del Teatro delle Passioni – ha affermato Bosi – rientra in una vasta e centrale operazione di rigenerazione urbana nel cuore del comparto ex Amcm, che vede un mix di interventi pubblici e privati. Oltre all’intervento già realizzato all’ex Aem, oggi sede del Laboratorio aperto, e a quello in corso all’ex Enel che, una volta concluso, offrirà alla città un nuovo Teatro delle Passioni (una sala da 150 posti, con un investimento di 5 milioni di euro) e, con il secondo stralcio, la sede di Ert e un teatro-auditorium da circa 400 posti – ha proseguito l’assessore – nell’area è prevista infatti la realizzazione di una nuova palestra, di una piazza con funzioni di arena, di parcheggi interrati e di una galleria commerciale: opere a cura del privato che effettuerà anche un intervento residenziale. I lavori prenderanno il via nelle prossime settimane, non appena completato il percorso autorizzatorio e delle approvazioni in Giunta delle opere pubbliche”.
L’assessore ha, quindi, spiegato, che “per poter partire con questi interventi, si è reso necessario liberare gli spazi che finora hanno ospitato il teatro delle Passioni. Non c’è correlazione – ha però precisato Bosi – tra lo smantellamento del teatro e una possibile interruzione delle produzioni teatrali. L’attività di Ert e del teatro delle Passioni non si è fermata: la stagione 2020-2021 di Ert a Modena era stata programmata e si sta svolgendo, con i limiti imposti dalla pandemia legata al Covid-19, all’interno del Teatro Storchi, in attesa della riapertura del teatro delle Passioni nella nuova sede, indicativamente dalla prossima stagione 2021-2022”.
L’assessore ha ricordato che dal 26 ottobre le sale teatrali, come anche i cinema, sono stati chiusi al pubblico: “Il vero dramma che stanno vivendo i teatri oggi – ha sottolineato – è legato alla pandemia. Le misure di contenimento della diffusione del virus adottate consentono ai teatri di continuare a proporre attività e produrre spettacoli che in parte vengono veicolati al pubblico tramite la rete, in parte vengono preparati e tenuti sospesi in vista della riapertura delle sale. Si lavora a porte chiuse, ma lo spettacolo si completa veramente nel contatto con il pubblico, nelle emozioni e nelle passioni che solo la presenza dal vivo può davvero comunicare fino in fondo. Dobbiamo continuare a pensare al teatro nella sua dimensione di incontro e relazione – ha aggiunto – per questo Ert sta lavorando alle nuove produzioni e, per questo, il Comune è impegnato nella realizzazione di nuovi spazi, così da farsi trovare pronti nel momento in cui sarà possibile tornare a riempire le sale”.