Ha ormai raggiunto gli 11 milioni e 300 mila euro l’intervento di adeguamento del Bilancio del Comune di Modena con l’utilizzo dei contributi del governo per le funzioni fondamentali a compensazione di minori entrate o maggiori spese dovute all’emergenza Covid. Il dato emerge dalla variazione di Bilancio ratificata nei giorni scorsi dal Consiglio comunale, dopo essere già stata approvata dalla Giunta con procedura d’urgenza per consentire l’utilizzo delle risorse che riguardano, in particolare, le agevolazioni Tari delle utenze non domestiche per oltre un milione di euro della rata in scadenza a dicembre, contributi per la programmazione on-line dello Storchi (150 mila euro a Emilia Romagna teatro) e 100 mila euro per il bando a sostegno dello sport di base, mentre 123 mila sono assegnati a Modena parcheggi come compensazione alle minori entrate per la sosta e 32 mila euro vanno a coprire le minori entrate tributarie sui passi carrabili.
La manovra finanziaria per l’emergenza Covid, però, si completa con un ulteriore provvedimento entro l’anno, nella seduta di Consiglio che si svolgerà il 30 dicembre, come ha spiegato il vicesindaco e assessore al Bilancio Gianpietro Cavazza presentando la delibera che è stata approvata con il voto della maggioranza (Pd, Sinistra per Modena e Modena civica) e il voto contrario del Movimento 5 Stelle, di Lega Modena, di Forza Italia e Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia.
Complessivamente la variazione di bilancio è stata di tre milioni e 854 mila euro in parte corrente, con anche l’applicazione di un milione e 460 mila euro dell’avanzo accantonato e contributi per i buoni spesa alimentari (983 mila euro) e, dalla Regione, per il bando affitti (142 mila euro). In conto capitale, la cifra complessiva è di quasi otto milioni e 660 mila euro e si tratta, per la quasi totalità, di contributi ministeriali per l’acquisto di mezzi del trasporto pubblico nei prossimi anni.
Con la variazione si è provveduto anche a modificare il Programma triennale dei lavori pubblici, inserendo 500 mila euro di investimenti per la realizzazione di sistemi di video sorveglianza e lettura targhe nella zona nord-ovest della città, e il Programma biennale degli acquisti prevedendo nuove strumentazioni per la sicurezza stradale sulle base delle possibilità introdotte nei mesi scorsi con le modifiche al Codice della strada.
Inoltre, si è stabilito un vincolo di ente per l’utilizzo delle risorse in conto capitale già incassate o che verranno riscosse entro l’anno: le priorità sono il cofinanziamento dell’intervento di riqualificazione e miglioramento sismico delle scuole Guidotti Mistrali, la quota a carico del Comune dell’intervento allo stadio Braglia finanziato dal contributo statale, il cofinanziamento della videosorveglianza nella zona nord-ovest della città per la quale è stata presentata la domanda di contributo ministeriale.
IL DIBATTITO IN CONSIGLIO
Il Consiglio comunale, nella seduta di giovedì 17 dicembre, ha approvato la nona Variazione di bilancio, con le agevolazioni Tari per le utenze non domestiche. Presentata dall’assessore Gianpietro Cavazza, la delibera ha ottenuto il voto a favore dei gruppi di maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Verdi, Modena civica). Contrari M5s, Lega Modena, Forza Italia, Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia.
Aprendo il dibattito, Elisa Rossini (Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia) si è focalizzata sul contributo di 8 milioni di euro per il trasporto pubblico affermando che “non si può parlare ora di cronoprogramma e accertamento dei bisogni: i problemi, aggravati dall’emergenza, si sarebbero dovuti risolvere già nei mesi scorsi, visto che il trasporto pubblico è centrale anche per la ripresa delle scuole”. Sull’utilizzo dei contributi del governo per le funzioni fondamentali per compensare i mancati introiti da Modena Parcheggi, Rossini ha sostenuto che il Comune “ha scelto di avvantaggiare la società, senza peraltro avere ancora i dati definitivi per capire se l’azzeramento del canone sia una cosa sensata oppure no e non si può dire che i soldi non avrebbero potuto essere impiegati diversamente”.
Paola Aime (Verdi) ha ricordato che il contributo per i mezzi pubblici è stato ottenuto “perché siamo in una città fortemente inquinata, ma è un bene avere la possibilità di sostituire mezzi vecchi, aumentare la flotta e migliorare il servizio”. Sul Novi Park, la consigliera ha affermato che “era sbagliato fin dall’inizio e che ha tolto risorse per promuovere la mobilità sostenibile alternativa all’auto”, sollecitando un confronto sull’utilità attuale di un progetto “superato dai tempi e penalizzante”.
La variazione “permette di coprire attività collegate all’emergenza permettendoci di cominciare a fare un ragionamento sul futuro”, ha detto Marco Forghieri per il Pd, sottolineando anche l’importanza del “ritocco al fondo crediti di dubbia esigibilità che ci concede qualche spazio d’azione maggiore”. Il consigliere ha poi ricordato che le mancate entrate, e quindi le compensazioni, di Modena Parcheggi gravano sulla parte corrente e non impediscono di prevedere investimenti e ricercare finanziamenti per interventi di mobilità sostenibile. Sui fondi per il trasporto pubblico, Diego Lenzini ha commentato che “finalmente si assegnano fondi alle città che ne hanno più bisogno: l’inquinamento non dipende dalle nostre azioni amministrative, ma possiamo fare scelte politiche per migliorare la situazione e, quindi, è bene prendersi tutto il tempo necessario per decidere come spendere nel modo migliore il finanziamento ricevuto”. Sui fondi per Modena parcheggi, il consigliere ha precisato che lo Stato li rifonde al Comune, “se invece non accediamo al fondo e Modena parcheggi non riesce a pagarceli, li abbiamo persi”. Per Antonio Carpentieri, di fronte alla mancata entrata, “certa”, da Modena parcheggi bisogna decidere cosa è più conveniente per la città: “Se perdere quell’entrata, aprire un contenzioso per ottenerla o usufruire della possibilità che ci viene offerta dal finanziamento statale per garantirci il canone del 2020. Mi pare che il vantaggio sia più nostro che di Modena parcheggi”.
Giovanni Silingardi (M5s) ha chiesto “un piano serio, con un cronoprogramma più chiaro, per il trasporto pubblico: è dall’inizio della legislatura che sentiamo grandi parole ma ancora non abbiamo capito cosa si intenda fare”. Su Modena Parcheggi, il consigliere ha affermato che “non si sono trovati per tanti soggetti in difficoltà, ma si sono trovati per coprire un canone che non incasseremo, per un’opera che è stata un errore clamoroso e che ingessa il sistema, bloccando qualsiasi modifica di mobilità sostenibile, come Ztl e pedonalizzazione del centro storico”.
Per Giovanni Bertoldi (Lega Modena), il Comune “sembra più interessato a raccogliere denaro che a pensare a spenderlo bene: viviamo senza un progetto e ciò è ancora più grave in un momento di crisi che richiede, invece, programmazione”. Anche per Bertoldi la convenzione con Modena parcheggi “vincola le decisioni del Comune sul trasporto sia pubblico che privato”, bisognerebbe, quindi, destinare le “risorse limitate che abbiamo verso chi ha subito i danni più ingenti e non verso chi è in grado di farcela da solo, come Modena parcheggi”.