Trasporti, Emilia-Romagna pronta al ritorno a scuola il 7 gennaio: mezzi e chilometri in più, abbinati a orari diversificati di ingresso e di uscita dove serve



“Mi chiedete se il 7 gennaio saremo pronti a far tornare i nostri ragazzi e le nostre ragazze a scuola? La risposta è sì, l’Emilia-Romagna ce la farà”.

Così, l’assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini questa mattina in commissione assembleare ha rassicurato sulla riorganizzazione dei trasporti in vista della ripartenza della didattica in presenza per il 75% delle studentesse e degli studenti delle scuole superiori, come previsto dal Dpcm dello scorso 3 dicembre, mantenendo il 50% di riempimento massimo sui bus.

“In questi giorni nei tavoli provinciali coordinati dai prefetti, cui il dpcm affida l’organizzazione della riprogrammazione, è in corso un lavoro molto impegnativo di confronto e monitoraggio delle diverse necessità dei territori- sottolinea Corsini-. Un lavoro complesso di mediazione tra le esigenze della scuola e dei trasporti, che la Regione aveva già avviato in 9 tavoli provinciali lo scorso settembre e che ora sta dando i suoi frutti. Ho tutte le ragioni per credere che nei prossimi giorni saremo in grado di definire nel dettaglio tutti i piani provinciali per presentare la programmazione regionale al ministero entro Natale”.

La ridefinizione del servizio in linea generale prevede, dal fronte scolastico, la flessibilizzazione di due ore degli orari di ingresso e di uscita – laddove possibile e necessario – mentre, per quanto riguarda il trasporto pubblico, un ulteriore potenziamento di mezzi e chilometri.

Orientativamente si tratta di circa 200 autobus in più rispetto ai 350 già aggiunti alla flotta tradizionale lo scorso settembre, che saranno distribuiti in base alle necessità dei singoli territori.

“I numeri definitivi sulla distribuzione dei nuovi mezzi nei singoli bacini li avremo al termine dei tavoli di monitoraggio- prosegue Corsini-, in linea di massima ogni territorio ha esigenze diverse che vanno dai circa 70 autobus in più per la Romagna, ai 30 per il bacino bolognese, ma ci sono anche territori in cui non serviranno altri mezzi ma solo chilometri aggiuntivi per i bus già esistenti. Diverso ancora è il caso di Forlì-Cesena che non avrà bisogno di differenziare gli orari ingresso e di uscita da scuola, ma sarà sufficiente l’implementazione dei trasporti”.

“La copertura economica c’è- conclude l’assessore-, perché il Governo ha stanziato 20 milioni di euro sul 2021 per i servizi integrativi dell’Emilia-Romagna, risorse importanti che abbiamo in programma di investire integralmente, da qui alla fine di maggio, per garantire al meglio il ritorno a scuola in sicurezza dei nostri ragazzi. Poi sarà la prova sul campo a dirci se ce l’abbiamo fatta, ma tutti i presupposti ci sono”.

Infine, la richiesta della Regione ai prefetti di potenziare i controlli sugli autobus e soprattutto alle fermate urbane più affollate, dove il rischio di assembramenti è maggiore e i ragazzi tendono ad abbassare le mascherine.