«Uno straordinario uomo che con la sua vita e la sua testimonianza ha saputo educare intere generazioni alla politica e al servizio». Con queste parole il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei ha voluto ricordare la figura di Ermanno Gorrieri, scomparso nel 2004, in una lettera aperta alla Fondazione Gorrieri, nel centesimo anniversario della sua nascita.
«Ermanno – scrive Tomei – è stato un maestro, dai tempi del coordinamento provinciale della Democrazia cristiana nei primi anni ottanta, ai consigli che non mancava mai di darmi, su come agire nell’interesse della comunità. Ho ancora vivo nella memoria, il ricordo di quando andai a trovarlo nella sua casa di Pievepelago, per chiedergli suggerimenti su come operare, su quali decisioni prendere per il futuro del territorio montano, nel quale ero amministratore».
Il presidente Tomei, sottolinea quanto, Gorrieri, gli abbia «insegnato cosa significhi realmente ascoltare l’altro, l’importanza del dialogo e del confronto e soprattutto la necessità di vivere l’impegno politico come espressione valoriale del servizio al prossimo».
Il centenario della sua nascita – conclude Tomei – rappresenta l’occasione, quindi, per una riflessione più profonda e autentica della società di oggi e «del bisogno stringente di vivere l’esperienza della comunità come relazione con l’altro, consapevoli che, proprio come ci ha insegnato Ermanno, la dimensione umana è il baricentro e la bussola per la costruzione di una società migliore».
Ermanno Gorrieri ha militato nella resistenza partigiana durante la seconda guerra mondiale, per poi essere eletto segretario provinciale della Democrazia Cristiana, nell’immediato dopoguerra. E’ stato tra i fondatori della Cisl, deputato della Democrazia cristiana e ministro del Lavoro nel Governo Fanfani nel 1987.