Giovedì 19 novembre intorno alle 9 suoneranno le sirene d’allarme dell’impresa Scam di Modena che si trova in via Bellaria a Santa Maria di Mugnano, ma non bisogna preoccuparsi. Si tratta, infatti, solo un un’esercitazione per testare il Piano d’emergenza previsto per l’impianto industriale, che rientra tra quelli a rischio di incidente rilevante.
L’azienda produce e commercializza prodotti per la nutrizione e la difesa vegetale (fertilizzanti e agrofarmaci) e in seguito a un incidente o a un incendio potrebbero diffondersi sostanze pericolose.
Questa esercitazione, prevista nell’ambito della definizione del nuovo Piano d’emergenza esterno e coordinata dalla Prefettura, era programmata per la primavera ed è stata rinviata per l’emergenza sanitaria. Si tratta comunque di un’esercitazione per “posti di comando”, cioè sviluppata solo in maniera virtuale, con la partecipazione di tutti i soggetti di cui il Piano prevede l’intervento: dai Vigili del fuoco alla centrale operativa del 118 e al Dipartimento di sanità pubblica, dalla Polizia locale e alle forze dell’ordine e ad Arpae e al sistema della Protezione civile, fino alla convocazione del Centro coordinamento soccorsi di Marzaglia.
Coinvolti anche tutti gli altri soggetti interessati dal Piano: il settore viabilità della Provincia, Anas e la società Autostrade, le società Seta, Hera e Inrete per la distribuzione di energia e gas, il Consorzio di Bonifica Burana.
Non ci saranno però interventi operativi in azienda e all’esterno dello stabilimento, ma ci si limiterà a testare il Piano per quello che riguarda le comunicazioni necessarie a predisporre l’arrivo dei soccorsi, l’organizzazione della viabilità, la definizione degli interventi di soccorso.
L’unico elemento “visibile” dell’esercitazione, quindi, sarà il suono delle sirene e già nella giornata di mercoledì gli altoparlanti della Polizia locale informeranno la popolazione della zona per evitare che giovedì si crei un allarme ingiustificato. In distribuzione anche volantini.
Nel caso non fosse un’esercitazione, al suono delle sirene i cittadini dovrebbero evitare di avvicinarsi allo stabilimento, rimanere all’interno degli edifici e chiudere porte, finestre e sistemi di condizionamento, spegnere i sistemi di riscaldamento ed eventuali fiamme libere per poi aspettare il cessato allarme, senza impegnare, se non per emergenze, le linee telefoniche dei diversi soggetti al lavoro per organizzare gli eventuali soccorsi.