Modena, modifiche al regolamento Erp: meno alloggi inutilizzati



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Ridurre il numero di rinunce degli alloggi Erp e, di conseguenza, il numero e i tempi di inutilizzo delle unità abitative. Obiettivo che si raggiungerà attraverso lo scorrimento della graduatoria per un numero di posizioni doppie rispetto agli appartamenti disponibili e definendo un limite di tempo per l’accettazione dell’alloggio.
È ciò che prevede la delibera di modifica al Regolamento comunale per l’assegnazione di alloggi di Edilizia residenziale pubblica approvata dal Consiglio comunale nella seduta di giovedì 5 novembre con il voto a favore dei gruppi di maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Modena civica, Verdi) e del Movimento 5 stelle. Astenuti Lega Modena, Forza Italia, Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia.

“A Modena – ha affermato l’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli presentando il documento – il bisogno abitativo è forte e le sempre più frequenti situazioni di difficoltà, povertà e disagio impongono di adottare nuove strategie per rispondere in modo sempre più adeguato ai bisogni dei cittadini. Con queste modifiche, di fatto – ha proseguito – si ridurrà il rischio di lasciare inutilizzati per 90 giorni, cioè fino alla graduatoria successiva, gli alloggi oggetto di rinuncia, oltre che senza soluzione abitativa i nuclei che ne hanno diritto. Il provvedimento è volto inoltre ad assicurare i finanziamenti regionali concessi per il recupero degli alloggi, pari a circa 450 mila euro, che sono vincolati all’assegnazione delle unità riqualificate entro 60 giorni dall’ultimazione dei lavori”.
Negli ultimi tre anni (dal secondo semestre 2017 al primo semestre 2020) il numero delle rinunce, legate soprattutto a elementi come la zona di collocazione e la tipologia degli alloggi (a quale piano si trovano e se l’edificio è dotato di ascensore) è stato pari a circa il 30 per cento dei provvedimenti di assegnazione (149 su 489), a fronte di un numero di richieste che negli anni è rimasto costante, pari a circa 800 nuclei.
Con le modifiche al Regolamento, che diverranno operative a decorrere dalla prima graduatoria approvata nel 2021, ai fini della verifica dei requisiti verranno valutate almeno un numero doppio di posizioni presenti in graduatoria rispetto al numero di alloggi disponibili e tale scorrimento avverrà coniugando la composizione del nucleo familiare con la tipologia degli appartamenti. Se prima, ad esempio, per l’assegnazione di 50 alloggi si scorreva la graduatoria di 50 posizioni, ora si potrà arrivare fino a 100, in modo da riassegnare alloggi oggetto di eventuale rinuncia e da conciliare in maniera ottimale la tipologia di alloggio disponibile con il numero di componenti del nucleo. A ogni assegnatario potrà essere proposto, di norma, un solo alloggio consono al numero di componenti del nucleo e, se non firmerà l’accettazione entro sette giorni dalla proposta, sarà considerato rinunciatario e l’alloggio verrà proposto al nucleo con adeguata composizione collocato nella posizione utile successiva. Le famiglie rinunciatarie dovranno ripresentare la domanda per essere inseriti nelle graduatorie successive, a eccezione degli anziani ultra 65enni soli e dei nuclei in cui sia presente una persona con invalidità che rende inidoneo l’alloggio, che possono rinunciare per massimo due volte.
Le nuove modalità di assegnazione saranno applicate in via sperimentale e la Giunta avrà la facoltà di apportare eventuali modifiche, seppur non sostanziali, al Regolamento, oltre a modifiche inerenti la definizione dei criteri di priorità e i relativi punteggi da attribuire alle domande per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. L’Amministrazione potrà, inoltre, prevedere che per le assegnazioni di abitazioni destinate a specifiche finalità possano essere fissati particolari requisiti aggiuntivi in linea con il programma regionale e che possano essere previste specifiche assegnazioni in deroga alla graduatoria nelle situazioni di emergenza abitativa.