Con il Meccanismo europeo di stabilità (Mes) la sanità modenese potrebbe contare su risorse per gli investimenti pari a 324 milioni di euro, di cui 188 milioni dell’Ausl e 136 dell’Aou di Modena, destinati a interventi sugli ospedali, il potenziamento della rete delle Case della salute e l’ammodernamento delle strutture edilizie; l’elenco delle opere è stato individuato sulla base delle stime sulle risorse finanziarie, elaborato dalla Regione, alla quale sarà inviato l’elenco dei progetti.
E’ quanto emerso dalle relazioni di Antonio Brambilla, direttore dell’Ausl di Modena, e Claudio Vagnini, direttore dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena, corso nel corso della Conferenza territoriale sociale sanitaria, mercoledì 28 ottobre, durante la quale è stato approvato all’unanimità, da sindaci e rappresentanti dei Comuni modenesi, l’aggiornamento del Piano investimenti delle due aziende che prevede lavori per circa 260 milioni di euro; parte dei progetti sono stati inseriti anche nell’elenco inviato alla Regione e se saranno finanziati con il Mes, potranno liberare risorse per nuovi interventi.
Gli obiettivi del Piano sono la riqualificazione della rete ospedaliera, lo sviluppo della rete territoriale e l’innovazione tecnologica individuati alla luce dell’esperienza dell’emergenza sanitaria.
Come ha sottolineato, infatti, Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Ctss «la gestione della pandemia e le esperienze maturate in questi mesi difficili hanno evidenziato la necessità di rafforzare ulteriormente il nostro sistema avvicinando i servizi al cittadino, puntando ancora di più di quanto fatto finora sul potenziamento della rete ospedaliera e della rete socio sanitaria territoriale. Con il piano di investimenti programmato e con le risorse ex art. 20 e la nuova programmazione per le eventuali risorse che auspichiamo possano arrivare dal Mes e dal Recovery fund, si prefigura un nuovo assetto del nostro sistema sanitario sempre più integrato che potrà diventare il filo conduttore per proseguire l’ammodernamento e l’aggiornamento del piano attuativo provinciale e per avere una strategia sempre più forte, unitaria e innovativa del territorio».
Per Brambilla «le aziende sanitarie modenesi in questi ultimi mesi hanno lavorato in maniera sempre più integrata e sinergica al fine di garantire, e migliorare, l’assistenza ai cittadini della nostra provincia. Con questo Piano puntiamo dunque sulla flessibilità organizzativa, insieme alla forte integrazione delle piattaforme, dei percorsi e dei professionisti che hanno consentito al sistema modenese di reggere l’impatto del Covid sugli ospedali».
Come prevede il Piano, quindi, si continuerà a investire sulla domiciliarità, sulle strutture intermedie che facciano da ponte tra l’ospedale e il territorio, su progetti di telemedicina e teleconsulto per migliorare la presa in carico dei pazienti.
L’investimento in tecnologie, inoltre, punterà a dare maggior respiro all’attività diagnostica anche attraverso la robotica.
Nel piano Ausl spiccano gli investimenti nel distretto di Carpi per quasi 130 milioni, in gran parte dedicati al nuovo ospedale; 31 milioni saranno investiti a Mirandola, 23 milioni a Modena, sei milioni a Castelfranco Emilia, 13 milioni a Pavullo, dieci a Vignola e 12 a Sassuolo di cui cinque destinati a miglioramenti dell’ospedale.
In quello dell’Aou, come a spiegato Vagnini, figurano i miglioramenti sismici e l’ammodernamento delle strutture e le nuove tecnologie, che si aggiungono ai lavori in corso per rispondere all’emergenza sanitaria e per l’allestimento dei nuovi hub Covid-19 al Policlinico e a Baggiovara che ospiteranno 48 nuovi posti di terapia intensiva; l’hub a Baggiovara è pronto, mentre quello al Policlinico lo sarà entro novembre.