Modena, il controllo di vicinato nel ‘patto di corresponsabilità’



“In questo momento difficile, a volte drammatico, il vostro ruolo può essere decisivo per mantenere forti i legami della comunità nei vostri quartieri. Attraverso i Gruppi di Vicinato, infatti, possiamo rafforzare quel ‘patto di corresponsabilità’ che rende Modena una città più forte della paura e capace di affrontare i problemi”. Lo ha affermato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli rivolgendosi ai referenti del Controllo di Vicinato in videoconferenza martedì 27 ottobre. “Non possiamo pensare di affidare completamente il rispetto delle norme anticontagio – ha continuato il sindaco – ai controlli delle forze dell’ordine che certo servono, ma sarà sempre più importante un ruolo attivo dei cittadini, di una responsabilità personale e collettiva che voi, autentiche sentinelle sul territorio, potete contribuire a rendere ancora più efficace”.

L’incontro è stato l’occasione per aggiornare i referenti dei gruppi di Controllo di Vicinato, che coinvolge già 2.400 cittadini, in merito allo sviluppo del Piano delle sicurezze e per ascoltare istanze ed esigenze “partendo, innanzitutto, dall’ascolto dei cittadini che si sono messi a disposizione della comunità tramite l’esperienza dei Controlli di Vicinato, esempio attivo di sicurezza integrata e partecipata tra Istituzioni e cittadini, senza dimenticare – ha sottolineato il sindaco – quanto i gruppi hanno fatto proprio nel momento di massima emergenza sanitaria”.
Anche il prefetto Pierluigi Faloni, intervenuto alla riunione, ha ringraziato i partecipanti (presenti i referenti di oltre una settantina di gruppi) “per la funzione determinante che assumono quali collaboratori di un sistema sicurezza che non può che vedere il cittadino al centro di ogni attenzione da parte delle istituzioni”. Il prefetto ha quindi affermato che “il Controllo di Vicinato costituisce un punto di riferimento per le autorità in quanto espressione del territorio” e ha sottolineato il lavoro fatto dalle forze dell’ordine in un periodo non facile per tutti, ma nonostante tutto impegnativo e determinante per la prevenzione dei reati.
Invitati all’incontro anche il questore, i comandanti di Carabinieri e Guardia di Finanza, i presidenti dei Quartieri “che rappresentano un importante riferimento per la partecipazione dei cittadini”. Prima di passare la parola alla comandante della Polizia locale per la presentazione del Piano, il sindaco ha inoltre ribadito: “Politicamente è per me fondamentale fare il punto della situazione, capire cosa funziona e cosa non funziona, in maniera molto diretta, senza scorciatoie. L’ultima classifica pubblicata sui giornali (quella del Sole 24 ore) sulla base dei dati sui reati del 2019, colloca Modena ai primi posti della ben poco lusinghiera classifica della sicurezza. In particolare, secondo questi dati, lo scorso anno sarebbero aumentati soprattutto i furti. È un tema che avevamo già affrontato proprio l’anno scorso. Poi il virus ha cambiato tutto, ma dopo il lockdown le dinamiche sociali sono tornate prepotentemente alla ribalta. Ora abbiamo un altro periodo di incertezza davanti a noi dove la sicurezza sanitaria e salute pubblica si sommano alla sicurezza urbana. Mai come in questo momento è utile e attuale parlare di ‘sicurezze al plurale’. Inoltre, è opportuno aprire una riflessione su come un certo tipo di criminalità sia diventata più attiva nella fase post lockdown, avendo ben chiaro che non è, e non sarà mai, una questione solo quantitativa e nemmeno localizzata in questo o quel punto della città”.
Nel ringraziare il prefetto, Muzzarelli ha quindi ribadito: “Il Patto per Modena Sicura, rinnovato recentemente, è un esempio di vicinanza e di responsabilità dello Stato centrale nei confronti dei territori e della nostra comunità locale. Altro esempio è il lavoro continuo del Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica dove, in Prefettura, si ritrovano tutte le Forze dell’Ordine; un tavolo importantissimo dove l’Ente Locale è sempre presente”.

PRESIDIO E NUOVE TECNOLOGIE

Attualmente sono 85 i gruppi di Controllo di Vicinato formalmente costituiti. Nonostante la pandemia e le difficoltà, nel 2020 si sono costituiti quattro nuovi gruppi e durante l’estate è stata messa a punto e condivisa con i referenti anche la gestione delle segnalazioni tramite il sistema Rilfedeur: una sessantina le segnalazioni arrivate ad oggi dai gruppi. Anche nel periodo di massima emergenza è continuata l’attività informativa e formativa per i coordinatori con incontri a distanza e la condivisione della mappa interattiva on line con i gruppi georeferiti, realizzata su richiesta degli stessi referenti di Controllo di Vicinato. Le tecnologie saranno fondamentali anche per continuare a promuovere e sostenere il Controllo di Vicinato in questo particolare momento storico.

L’Ufficio delle Sicurezze del Comune intende ricorrervi per le presentazioni pubbliche del progetto. Ed è affidandosi alle nuove tecnologie che i referenti di Controllo di Vicinato vorrebbero migliorare la condivisione e l’organizzazione delle segnalazioni, magari attraverso l’utilizzo di un’apposita piattaforma. In diversi lo hanno fatto presente durante l’incontro in videoconferenza con il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e il prefetto Pierluigi Faloni che si è svolto nella serata del 27 ottobre.

Prima di dare la parola agli interventi dei partecipanti, la comandante della Polizia locale Valeria Meloncelli (con lei erano presenti la responsabile dell’Ufficio Sicurezze e Legalità Antonietta De Luca, la commissaria Susanna Beltrami e l’ispettore di zona Franco Busi) ha illustrato lo sviluppo del Piano delle Sicurezze, di cui il Controllo di Vicinato è parte, e le direttrici su cui si lavora: potenziamento dell’organico di Polizia locale e della videosorveglianza cittadina; sostegno e ampliamento del Controllo del vicinato; prevenzione ed educazione alla legalità e sostegno alle vittime; interventi di contrasto alla criminalità; progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana; azioni di accompagnamento e mediazione sociale.

Dopo l’assunzione ad aprile di 25 nuovi agenti e l’entrata in servizio a giugno di una dirigente vicaria, il potenziamento dell’organico di Polizia locale proseguirà a dicembre con l’assunzione di ulteriori tre nuovi agenti da concorso regionale. Per quanto riguarda i controlli, da gennaio a settembre sono stati 3.878 servizi svolti di cui 685 al parco Novi Sad, 124 in piazza Pomposa, 450 in viale Gramsci, 289 a parco Ferrari, 195 in via Crispi e 91 ai Giardini Ducali; oltre ai 58 servizi antibullismo in zona Corriere e ad altri 226 controlli di prevenzione nella stessa zona dopo la sospensione delle attività scolastiche; 175 i servizi dell’Ufficio Mobile in piazza Dante come nelle diverse frazioni e in altre zone della città; altri 3.216 controlli si sono invece svolti nei parchi.

Le attività della Polizia locale hanno portato nei primi nove mesi dell’anno a 52 daspo; 29 arresti; 27 sequestri di stupefacenti e denaro; 36 perquisizioni e 656 denunce; 1.345controlli in pubblici esercizi. A cui vanno aggiunti i 152 controlli congiunti svolti nell’ambito della collaborazione interforze. Inoltre, è stata recentemente istituita un’Unità cinofila già entrata in azione.

La comandante ha quindi ricordato tutta l’attività svolta dalla Polizia locale nell’ambito dell’emergenza Covid 19 e il progetto di “Innovazione e modifiche dei servizi di polizia locale al tempo del coronavirus” cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna che sarà completato entro l’anno e prevede l’analisi delle funzioni organizzative e delle procedure imposte dall’emergenza; la realizzazione di una piattaforma on line per la gestione condivisa dei controlli commerciali, oltre che l’acquisizione di nuove strumentazioni informatiche.

In corso di potenziamento anche la videosorveglianza: oltre il progressivo ammodernamento degli apparecchi (21 quelli sostituiti lo scorso anno, altri 18 a settembre 2020) in questi mesi è stata rafforzata la videosorveglianza di viale Gramsci ed altri apparecchi sono stati collocati per esempio in vicolo delle Grazie, in tangenziale all’uscita di via del Mercato e in viale Crispi. Complessivamente nel 2020 sono previsti 300mila euro di investimenti in videosorveglianza. Oltre ai progetti in corso (in Zona Torrazzi, al Novi Sad, allo stadio Braglia), il progetto Periferie prevede l’installazione di 35 telecamere, 23 in zona Porta nord. In corso anche progetti per la videosorveglianza nell’area Sud, ai Torrazzi, nell’area Nord e nell’area Ovest.

Per quanto riguarda il sostegno alle vittime e l’attività degli Sportelli Non da Soli, a settembre di quest’anno erano 69 le domande di risarcimento accolte. Infine, proseguono anche i progetti integrati di riqualificazione di spazi pubblici e misure di accompagnamento sociale a partire dall’accordo di programma relativo al parco Novi Sad che vede in atto diverse azioni integrate per la sicurezza urbana.