Il Comune di Modena ha annunciato che applicherà le procedure per gli appalti, semplificate dalla normativa nazionale, per incentivare gli investimenti pubblici durante il periodo emergenziale, garantendo la rotazione degli operatori economici da invitare e verificandone l’affidabilità. In particolare, per lavori di importo inferiore ai 150mila euro (75mila per servizi e forniture) l’Amministrazione si avvarrà dell’affidamento diretto, con il coinvolgimento delle micro, piccole e medie imprese.
“Una delibera – commenta Paolo Vincenzi, presidente di CNA Costruzioni Modena – che va nella direzione giusta ed è la positiva risposta ad una nostra precisa richiesta: quella di coinvolgere negli appalti, per quanto possibile, le imprese locali”.
Per gli importi superiori, la normativa prevede la procedura negoziata, senza bando, nel rispetto del criterio di rotazione degli inviti, per tre tipologie diverse di affidamenti, con un numero di operatori da invitare che varia da almeno cinque ad almeno 15 in base all’importo dei lavori.
Le fasce economiche indicate negli indirizzi della giunta sono: lavori da 150 a 350 mila euro (almeno cinque operatori invitati); lavori da 350 mila a un milione di euro (almeno dieci operatori); lavori da un milione a tre milioni di euro (almeno 15 operatori); lavori oltre i tre milioni di euro e fino alla soglia comunitaria definita dal decreto legislativo 35 del 2016.
“Ora ci attendiamo che anche le altre amministrazioni della provincia facciano propri gli indirizzi assunti da Modena. Per quanto ci riguarda, cercheremo di sensibilizzare tutti i sindaci del territorio ad adottare le stesse procedure, per dare una mano concreto alle imprese del territorio”, chiosa Vincenzi.