“E’ ora di ridurre le tasse a Sassuolo. E’ confermato, da uno studio del Consiglio e della Fondazione Nazionale Commercialisti, che la pressione fiscale in Italia ha raggiunto il 48,2%, tra l’altro, oltremodo ,penalizzato ,In quantità di gettito, il lavoro dipendente e pensionati.
Questo dato di carattere generale, ci consente un richiamo alla necessaria riforma del sistema fiscale in coerenza con i principi dei nostri Costituenti, quindi capacità contributiva e proporzionalità.
A questo punto è necessario un passaggio alla situazione fiscale sassolese , che dagli ultimi dati ufficiali, contenuti nel bilancio, ha raggiunto il massimo e le speranze di un calo , sono, per ora, andate deluse.
Non è il momento di fare mere valutazioni ragioneristiche, pendenti le Forche Caudine del Covid-19 , ma di curare l’emergenza, come si è sempre fatto, con soluzioni adeguate con caratteristiche pre strutturali.
La società SGP, il pozzo nero, controllata dal Comune , può aspettare per la chiusura del concordato, importante è dare il segnale al taglio delle tasse e misure di sostegno all’economia colpita indirettamente dal virus.
Abbiamo una addizionale IRPEF al massimo dell’aliquota ( 8 per mille) con esenzione dei redditi inferiori a 15 mila euro.
In attesa di un impegno politico di riforma locale del tributo, per scaglioni, si ritiene di portare la esenzione a redditi fino a 20 mila euro.
Altro cespite, aggredibile , subito, è la TARI domestica per i cittadini ultra 65 anni nella parte “ variabile”con riduzione al 50 % della tariffa deliberata dal C.C. il 21/09/2020.
Per l’IMU , aree fabbricabili, riteniamo di porre a tassazione, le aree potenzialmente edificabili, come previste dal Piano Comunale”.
(Mario Cardone, PSI Sassuolo)