Sviluppo sostenibile e resilienza da domani al centro del Festival della cultura tecnica



Tanto i contesti lavorativi, quanto i diversi aspetti della nostra vita privata, sono sempre più condizionati dalle possibilità tecniche, scientifiche e tecnologiche oggi a disposizione. Un condizionamento messo ulteriormente in evidenza dalla recente emergenza sanitaria che, nello stravolgere abitudini, stili di vita e logiche dello stare insieme, ha imposto la necessità di confrontarci con i nostri limiti e di provare a superarli, dando il via a percorsi di riflessione e di crescita, sul piano umano e professionale.

Anche di questo si parlerà, a partire da mercoledì, nella nuova edizione del Festival della Cultura tecnica, nato nel 2014 a Bologna e giunto quest’anno, nel Reggiano, alla terza edizione, “grazie all’adesione della Provincia di Reggio Emilia – spiega la vicepresidente Ilenia Malavasi – al progetto di Regione Emilia-Romagna, Città metropolitana di Bologna e Aster finalizzato a promuovere la cultura tecnico-scientifica come strumento di crescita e rinnovamento culturale, sociale ed economico”.

Per questa edizione il focus sarà in particolare su “Sviluppo sostenibile e resilienza”, per favorire in questo modo il confronto sul contributo che la resilienza può offrire al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e, al tempo stesso, all’elaborazione costruttiva, e al successivo superamento, dei periodi di crisi, tra cui quella provocata dall’emergenza Covid-19. Contemporaneamente, il Festival continua a porre l’accento sul contrasto ai gap di genere, attraverso iniziative ed eventi contro gli stereotipi e gli altri fattori sociali e culturali che ostacolano le ragazze nella scelta di percorsi scolastici, formativi e professionali dell’area STEAM (Science, Technology, Engineering, Arts and Mathematics).

Per la prima volta, la giornata inaugurale del Festival, in programma mercoledì 14 ottobre, si svolgerà secondo un approccio pienamente condiviso e partecipato a livello regionale. Dalle 9 alle 11 si terrà l’apertura ufficiale, con collegamenti in streaming da ciascun territorio provinciale (quello della vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi, è previsto tra le 10 e le 10.30). Il collegamento da Bologna si terrà da Palazzo Malvezzi, sede della Città metropolitana di Bologna, e la giornata inaugurale potrà essere seguita in streaming attraverso il link http://www.festivalculturatecnica.it/giornata-inaugurale-live/

“Fino a dicembre proporremo un ricco calendario di oltre 80 iniziative, utili a valorizzare i percorsi scolastici, formativi e professionali in ambito tecnico-scientifico e, più in generale, a dare spazio all’arte del saper fare e alle connessioni virtuose tra imprese e istituzioni scolastiche”, continua la vicepresidente Malavasi, sottolineando come questa stretta collaborazione tra scuola e impresa “funzioni da tempo, tanto da aver fatto della provincia di Reggio Emilia una di quelle maggiormente equilibrate a livello nazionale per quanto riguarda la scelta degli studenti nelle diverse aree di studio”.

Anche l’edizione 2020 del Festival rientra nel Piano di azione territoriale per l’orientamento e il successo formativo della Provincia di Reggio Emilia, le cui operazioni attuative sono cofinanziate dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Programma operativo regionale Fondo sociale europeo, che vedono Ifoa come soggetto attuatore. E nel Reggiano sarà ancora una volta realizzata – aggiunge la vicepresidente della Provincia – “in collaborazione con imprese, associazioni di categoria, enti di formazione, scuole e fondazioni, rivolgendosi a studenti, famiglie, cittadini, aziende e istituzioni”.

La rassegna, in programma da mercoledì 14 ottobre a sabato 19 dicembre, si presenta dunque anche quest’anno con un calendario di appuntamenti – da seguire in presenza o da remoto – organizzati per dare il giusto risalto alla cultura tecnico-scientifica e ai suoi innumerevoli ambiti di applicazione. L’obiettivo è coinvolgere ragazze e ragazzi, insegnanti, operatrici e operatori del mondo dell’educazione e della formazione, ma anche cittadine e cittadini, per far sì che la cultura tecnico-scientifica possa farsi motore del rilancio del tessuto sociale, economico e produttivo del nostro territorio.

Promosso dalla Città metropolitana di Bologna, il Festival della Cultura tecnica è realizzato in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, che co-finanzia il progetto con risorse del Programma operativo regionale Fondo sociale europeo, con il Comune di Bologna, le Province di Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini e con numerosi altri soggetti pubblici e privati.