Dalla Regione quasi 3 milioni di euro all’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena per progetti di eccellenza



La Regione Emilia – Romagna ha assegnato 2,982 milioni di euro all’Azienda Ospedaliero – Universitaria per progetti di eccellenza. Il finanziamento complessivo da parte della giunta alla sanità regionale è di oltre 44 milioni.

Si tratta di un sostegno importante – ha commentato il direttore generale Claudio Vagniniin settori strategici per l’Ospedale Civile e per il Policlinico che valorizzano le nostre eccellenze, selezionati anche tenendo conto del loro impatto positivo sulla rete regionale”.

Il Centro regionale per la Chirurgia endoscopica dell’Orecchio riceve 400.000 euro. Dal 2018 l’Otorinolaringoiatria del Policlinico, diretta dal prof. Livio Presutti è centro di riferimento regionale. La chirurgia endoscopica dell’orecchio è la disciplina che si pone l’obiettivo di operare attraverso il condotto uditivo esterno, senza incisione retro-auricolare, come avviene abitualmente. Si tratta di una tecnica davvero mininvasiva, con degenza più breve e rapido recupero delle funzionalità.

Il Centro Anemie ereditarie dell’adulto, attivo presso la Medicina Interna del Policlinico diretta dal prof. Antonello Pietrangelo, riceve 75.000 euro. Durante gli ultimi anni, nella nostra Regione, per effetto dei flussi migratori e la nascita di immigrati di seconda generazione sul territorio, si è assistito ad un significativo incremento di diagnosi di anemie ereditarie e come la talassemia e soprattutto la malattia drepanocitica: mentre nel 2000 risultavano diagnosticati 10 casi, attualmente nella nostra provincia risultano diagnosticati 129 casi, dei quali circa un centinaio sono seguiti regolarmente negli ambulatori delle Anemie Ereditarie del Policlinico, nei reparti di reparto di Pediatria, fino ai 14 anni, od Medicina Interna. L’ambulatorio dedicato alle Anemie Ereditarie presso l’UOC di Medicina Interna diretta dal prof. Antonello Pietrangelo è stato istituito nel 2004 ed  è entrata poi a fare parte della rete regionale Hub&Spoke per le emoglobinopatie, istituita dalla Regione Emilia-Romagna nel 2005. La dott.ssa Francesca Ferrara, responsabile dell’ambulatorio, è divenuta membro permanente del tavolo tecnico regionale per le emoglobinopatie istituito nel 2006. Si ricorda inoltre che l’AOU di Modena, con le due Unità Operative suddette, è stata riconosciuta come Centro ERN (European Reference Network) per le anemie ereditarie, divenendo quindi un importante centro di riferimento internazionale.

La Chirurgia della Mano del Policlinico di Modena, diretta dal dottor Roberto Adani, ha ricevuto 1,5 milioni di euro per la sua attività di hub regionale di Chirurgia della Mano e trattamento delle urgenze microvascolari. La Chirurgia della mano del Policlinico svolge ogni anno circa 3.600 interventi chirurgici, tra ordinari, day hospital e ambulatoriali; per la chirurgia elettiva l’indice di attrazione sfiora il 70%, le urgenze sono circa 38% e provengono da tutta la regione e da buona parte del territorio nazionale. Il Pronto Soccorso della mano ad accesso diretto conta circa 6.000 accessi all’anno che comprendono prestazioni a carattere di piccola, media e maggiore emergenza-urgenza.

La sezione modenese dell’hub della Chirurgia dell’epilessia, coordinata dal prof. Stefano Meletti, Direttore della Neurologia, ha ricevuto 247mila euro. Dal 2018 il Dipartimento ad attività Integrata di Neuroscienze Testa Collo dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, e l’IRCCS – Istituto di Scienze Neurologiche dell’Azienda USL di Bologna individuati come centro Hub regionale per la chirurgia dell’epilessia. Sono stati 10 gli interventi chirurgici effettuati nel 2018, 11 quelli nel 2019, 9 quelli nei primi nove mesi del 2020.

Il registro della sclerosi laterale amiotrofica riceve 60.000 euro. Il registro, coordinato dalla dottoressa Jessica Mandrioli, attivo presso la Struttura di Neurologia dell’Ospedale Civile, ha lo scopo di raccogliere e fornire i dati epidemiologici sulla SLA in Emilia-Romagna. Il principale obiettivo è avere il quadro generale dell’evoluzione epidemiologica della patologia a livello regionale per poter effettuare un’efficace programmazione sanitaria. Il registro consente anche di effettuare il monitoraggio del percorso assistenziale integrato del paziente SLA, favorendo una gestione standardizzata a livello regionale.

Le Malattie Infettive hanno ricevuto 400.000 destinati al percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) poli-specialistico deputato alla diagnosi e al trattamento della Lipodistrofia, delle co-morbosità e della fragilità associate all’infezione da HIV. Il percorso, di cui è responsabile il prof. Giovanni Guaraldi, prevede un assessment immuno-metabolico incentrato sulla valutazione della composizione corporea per la diagnosi di lipoatrofia, lipodistrofia e obesità per tracciare le traiettorie di salute del paziente e proporre interventi di promozione dell’invecchiamento in salute nelle persone che vivono con HIV.

Finanziamento anche per l’attività chirurgica robot assistita che ha sede all’Ospedale Civile di Baggiovara. 200.000 euro per l’attività chirurgica che oggi impegna diverse equipe tra cui soprattutto Urologia, Chirurgia Generale, d’Urgenza e Nuove Tecnologie, Ginecologia, Chirurgia epato-bilio-pancreatica e dei trapianti.

Importante riconoscimento per il laboratorio di riferimento regionale della legionellosi del che riceve 25.000 euro. Il Dipartimento Integrato Interaziendale di Medicina di Laboratorio e Anatomia Patologica è il centro di riferimento regionale per la diagnosi clinica di Legionellosi. Costituisce il punto di riferimento per i Laboratori di base e opera in stretta collaborazione con il Laboratorio Nazionale di Riferimento ubicato presso l’Istituto Superiore di Sanità. All’interno del Dipartimento di Medicina di Laboratorio e Anatomia Patologica i laboratori coinvolti sono la SC di Microbiologia Clinica e la SSD di Virologia e Microbiologia Molecolare. Gli esami diagnostici eseguiti sono: la ricerca diretta di Legionella mediante esame colturale su materiali respiratori, sangue e materiali extra-polmonari ed identificazione mediante spettrometria di massa   e immunocromatografia; la sierotipizzazione (tipizzazione sierologica) di L. pneumophila isolata in coltura;            la rilevazione dell’antigene urinario con metodo di immunofluorescenza (FIA); la rilevazione di L. pneumophila mediante immunofluorescenza diretta (DFA) su materiali respiratori e biopsie; la valutazione della risposta immune mediante dosaggio di IgM e IgG con metodica; immunoenzimatica (ELISA);       la ricerca del DNA di L. pneumophila mediante real time PCR su materiali respiratori; l’identificazione di ceppi di Legionella isolati in coltura tramite sequenziamento del gene mip; tipizzazione molecolare di ceppi di L. pneumophila.

Il trattamento laser dei tessuti molli del volto nelle più gravi complicanze dell’uso di fillers per i trattamenti estetici ha ricevuto 60.000 euro da destinarsi ai materiali e alla formazione. Dal 2010 al Policlinico esiste un ambulatorio che segue queste complicanze, gestito dall’equipe di chirurgia plastica e ricostruttiva diretta dal prof. Giorgio De Santis e che costituisce il punto di riferimento regionale per queste problematiche, legate all’abuso dei fillers permanenti iniettati nel derma ed ipoderma del volto per trattamenti estetici del volto.

Infine, sono stati destinati 15.000 euro all’attivazione della funzione regionale di audit interno, della quale è referente l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena.