La Squadra Mobile della Questura di Bologna, lunedì 21 settembre, ha rintracciato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto un cittadino italiano, P.E., 48 anni, in quanto ritenuto responsabile di diverse rapine aggravate commesse nel centro di Bologna. Il soggetto era diventato un vero e proprio incubo per gli esercizi commerciali del centro storico.
Le rapine che erano sotto la lente di ingrandimento dei poliziotti della Mobile erano quattro: la prima il 12 agosto scorso presso il negozio “Ingram” di via Ugo Bassi, la seconda presso una Parafarmacia in Strada Maggiore il 3 settembre e le ultime due presso il negozio di abbigliamento “Dogo” di via Ugo Bassi l’8 settembre e tre giorni dopo, l’11 settembre, ai danni di una Farmacia in via Saragozza.
In tutti gli episodi il modus operandi del reo era sempre lo stesso. Entrava travisato da un cappello e la mascherina al volto e minacciava le commesse presenti all’interno del negozio con un coltello facendosi consegnare l’incasso. Tuttavia il rapinatore non si accontentava solo dei contanti in cassa e costringeva le vittime ad aprire le proprie borse e consegnargli anche i loro di soldi, prima di obbligarle a nascondersi nel retro dei negozi o nei bagni in modo tale da guadagnarsi la fuga e ritardare l’intervento della Polizia.
La Squadra Mobile – IV Sezione – Contrasto al Crimine diffuso conduceva l’attività investigativa e ricostruiva gli episodi con le testimonianze delle vittime che riportavano le modalità dell’azione e indicavano due particolari, dei tatuaggi su entrambe le mani e un coltello con un manico blu, e la visione di tantissime ore di filmati di videosorveglianza per ricostruire gli spostamenti del soggetto.
Proprio dall’analisi delle telecamere si riusciva ad individuare il volto dell’uomo e si dava inizio ad una ricerca serrata del responsabile che si concludeva lunedì 21 settembre quando l’uomo, un bolognese, con precedenti per reati analoghi in passato, veniva rintracciato nel centro di Bologna e trovato in possesso del cutter con manico di colore blu con il quale aveva perpetrato le quattro rapine e con il quale era probabilmente in procinto di commetterne una quinta.
Si perquisiva anche la sua abitazione ove venivano trovati e sequestrati i vestiti indossati dall’uomo nei giorni delle rapine e si procedeva al Fermo di indiziato di delitto in accordo con la locale Procura della Repubblica che disponeva la traduzione del soggetto in carcere.
Al rapinatore, il GIP del Tribunale di Bologna ha applicato la custodia cautelare in carcere.