Taglio del nastro alla Casa della Salute di Modena “G. P. Vecchi”



Taglio del nastro oggi, 22 settembre, per la prima Casa della Salute di Modena, alla presenza del Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e del Sindaco Gian Carlo Muzzarelli accanto al Direttore generale dell’Azienda USL di Modena Antonio Brambilla.

Intitolata al professor Gian Paolo Vecchi – medico modenese e professore ordinario di Geriatria all’Università di Modena -, sarà un nuovo punto di riferimento per la salute dei modenesi e costituirà un importante presidio sanitario territoriale a servizio, in particolare, di tutta l’area nord della città.

La struttura, la quattordicesima Casa della Salute in provincia di Modena, si rivolge alle molteplici necessità assistenziali dei cittadini offrendo una presa in carico sulla base dei bisogni di tutte le fasce d’età della popolazione, dalla prevenzione primaria all’assistenza dei pazienti fragili e cronici. Visibilità, accessibilità e polifunzionalità sono le parole chiave di un luogo che ha orari di apertura estesi e offre ampie tipologie di risposta. Sono infatti oltre 50 gli ambulatori presenti, suddivisi su quattro piani e che si affacciano su un grande e luminoso open space centrale studiato per accogliere e “abbracciare” i cittadini che entrano nell’edificio.

Alla Casa della Salute lavoreranno a pieno regime – e molti sono già in servizio dal 17 settembre scorso – circa 80 persone tra medici, infermieri, ostetriche, psicologi, logopedisti, terapisti per la riabilitazione psichiatrica, educatori, fisioterapisti, tecnici di cardiologia, personale amministrativo, ma anche operatori sociali del Comune di Modena e volontari delle associazioni che collaborano con l’Azienda USL. La Casa della Salute di Modena sarà infatti anche un luogo dove poter sviluppare nuovi percorsi partecipativi, che andranno oltre l’integrazione socio-sanitaria, aprendosi alla Comunità.

“Una struttura all’avanguardia da tutti i punti di vista, non ultimo quello ambientale; un luogo di cura, di ascolto e di partecipazione, ma non solo; una casa, appunto, bella, accogliente, funzionale, dove le famiglie e i cittadini, bambini, anziani, pazienti cronici e fragili, potranno trovare un’assistenza di alto livello, dalla prevenzione alle cure specialistiche, grazie alle equipe multiprofessionali presenti – ha sottolineato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini -. Perché questo sono le Case della salute in Emilia-Romagna, luoghi di assistenza, ascolto e cura che la Regione sostiene da anni con grande convinzione, investendo energie progettuali e finanziarie per rafforzarne l’identità e le potenzialità. E i numeri ci danno ragione, perché confermano che, dove sono presenti le Case della salute – e parliamo di 120 in tutta la regione, triplicate negli ultimi nove anni – ci sono stati oltre 6 mila accessi in meno in Pronto soccorso per motivi inappropriati, sono calati i ricoveri ospedalieri per le patologie che possono essere curate in ambulatorio e sono aumentate le prestazioni di assistenza domiciliare. Continuiamo dunque ad investire – ha aggiunto il presidente – per ammodernare gli ospedali esistenti, costruirne di nuovi dove necessario, ma anche per estendere e rafforzare la rete dell’assistenza territoriale, per renderla sempre più vicina ai bisogni, e al domicilio, dei cittadini”.

Dopo aver ricordato come l’emergenza sanitaria abbia fatto riscoprire il valore della sanità pubblica, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha sottolineato l’importanza del potenziamento della sanità territoriale evidenziando come la nuova struttura si collochi “in una posizione davvero strategica per la città, di fronte a Porta Nord, accesso alla stazione ferroviaria e al centro cittadino, e nel cuore del quartiere che il Progetto Periferie sta rigenerando dal punto di vista urbanistico e sociale”. Il sindaco ha fatto riferimento anche alle altre Case della salute previste in città (all’ex Ospedale Estense è avviato il cantiere di quella del centro storico) e alla figura del professor Vecchi, da sempre attento “alla qualità dei tempi di vita e alla prevenzione”.

“E’ con grande soddisfazione che oggi inauguriamo questa struttura, nonostante i mesi faticosi cui la pandemia ha sottoposto tutta la nostra sanità – ha dichiarato il DG Ausl Antonio Brambilla -. La collaborazione che abbiamo instaurato a livello territoriale durante l’emergenza trova nelle Case della Salute una delle migliori espressioni: qui lavorano fianco a fianco una pluralità di professionisti sanitari, il mondo del sociale e il volontariato, per costruire un nuovo modello di sanità capace di fare rete per essere più vicina ai nostri cittadini, per ascoltarli e prendersi cura in maniera globale del bisogno di salute di ciascuno. Le Case della salute sono uno spazio fondamentale di integrazione, per garantire ai cittadini modenesi non solo il percorso di cura più adeguato, ma un accompagnamento continuo nelle diverse fasi di vita e fasce d’età, in un luogo vicino, accessibile, accogliente come mostrano anche le scelte architettoniche.  Auguro buon lavoro a tutti i nostri professionisti e agli operatori del Comune di Modena che lavoreranno qui – ha concluso – auspicando che la Casa della Salute di Modena diventi, giorno dopo giorno, una vera Casa della Comunità”.

Il progetto e i lavori sono stati finanziati con fondi dello Stato e della Regione Emilia-Romagna, (Intervento AP23RER ex art. 20 L67/88) e rientra nell’accordo di programma tra Azienda Usl e Comune di Modena per la definizione delle sedi destinate a servizi sanitari. L’investimento complessivo è di 5milioni e 800mila euro, ai quali si erano aggiunti 1 milione e 600mila euro per l’acquisto del terreno che è ora di proprietà dell’Ausl (per un totale di 7milioni e 400mila euro).

Giovedì 17 settembre hanno avviato le attività i primi servizi – Neuropsichiatria Infantile, Psicologia Familiare, Servizio Diabetologico, Consultorio Familiare, Punto unico di prenotazione e assistenza di base (accesso esclusivamente su appuntamento per le pratiche di assistenza di base) e gli Ambulatori Infermieristici di Comunità –; seguiranno gli altri servizi, tra cui in particolare gli Ambulatori Specialistici di dermatologia, oculistica, cardiologia e neurologia, il Punto Prelievi, lo Sportello sociale e gli spazi dedicati alle associazioni di volontariato.

La struttura

L’edificio è costruito nel massimo rispetto per l’ambiente grazie all’utilizzo di materiali ecocompatibili, secondo principi bioclimatici e con tecnologie rinnovabili, come pannelli fotovoltaici e pannelli solari, impianti di illuminazione a basso consumo energetico, domotica applicata a tutti gli impianti, lana di roccia per l’isolamento termico, con ottime prestazioni acustiche verso l’esterno e per il comfort interno. La struttura è alta 4 piani e conta 29 metri di lunghezza, 25 di larghezza per 20 metri di altezza fuori terra. Il lotto ha una superficie di 2.480 metri quadrati.

Oltre ai quattro piani (cui va aggiunto il piano tecnologico in copertura), è dotata di parcheggi – sia sotterranei che in superficie – con posti auto a disposizione dei dipendenti e dei cittadini che accedono ai servizi. Nel parcheggio è presente anche un’infrastruttura per la ricarica dei veicoli elettrici con due prese tipo 2 con potenza di 22 kW ciascuna.

 

PIANO TERRA

Vi si trova lo sportello unico dell’Azienda USL dove il cittadino potrà effettuare prestazioni di assistenza di base come scegliere o cambiare il medico di medicina generale e il pediatra di libera scelta. Sempre al piano terra trovano spazio il Centro Prelievi, gli Ambulatori Infermieristici di Comunità (per la presa in carico della cronicità, medicazioni, terapia iniettoria, distribuzione presidi, ecc.); la Dermatologia; lo Sportello Sociale del Comune di Modena; lo Sportello dedicato al volontariato con i rappresentanti delle associazioni.

 

PRIMO PIANO

Si concentrano al primo piano la Neuropsichiatria Infantile e il Servizio di Psicologia per minori e la famiglia. Tra i professionisti coinvolti ci sono medici, logopedisti, psicologi, terapisti della riabilitazione, educatori, fisioterapisti. Nell’ambito delle attività a tutela della salute nell’infanzia e nell’adolescenza (0-18 anni), la Neuropsichiatria risponde alle disabilità di origine neurologica, genetica o dismetabolica e qualsiasi condizione che comporti handicap fisico e/o psichico, alle manifestazioni di disagio psichico, difficoltà di natura affettiva o relazionale ed alle difficoltà dello sviluppo linguistico, cognitivo e degli apprendimenti scolastici. La Psicologia Clinica presidia, invece, i percorsi ad elevata integrazione socio-sanitaria relativi ai minori.

 

SECONDO PIANO

Trovano spazio al secondo piano il Servizio di Diabetologia e gli ambulatori di Specialistica Ambulatoriale con la Chirurgia vascolare, l’Oculistica, la Cardiologia e la Neurologia.

 

TERZO PIANO

L’ultimo piano ospita il Consultorio Familiare, che garantirà le cure primarie nell’area della salute sessuale, riproduttiva e psico-relazionale per la donna, per la coppia e per i giovani, con équipe costituite da ostetriche, medici, psicologi che offrono percorsi di prevenzione e percorsi diagnostico-terapeutici integrati con le strutture presenti nel territorio di riferimento.

 

Cos’è una Casa della Salute

Le Case della Salute sono il modello organizzativo di riferimento per le cure territoriali definito dalla Regione Emilia-Romagna. Un unico luogo, accessibile e chiaramente identificato, dove si concentrano tutte le risposte ai principali e più frequenti bisogni della comunità e dove operano congiuntamente diverse professionalità – sanitarie, sociosanitarie e amministrative – a servizio della salute dei cittadini.