Bolognina Strike, ecco il bilancio dei controlli della polizia



Bilancio soddisfacente dei numerosi servizi straordinari di controllo del territorio alla Bolognina avviati nel mese di luglio a seguito del Comitato Provinciale di Ordine e Sicurezza Pubblica di luglio presieduto dal nuovo Prefetto di Bologna dott.ssa Francesca Ferrandino, nel quale era stata posta l’attenzione sulla recrudescenza dei reati in quel quartiere.

  • Oltre 1.500 Persone controllate
  • 35 Persone denunciate
  • 7 Persone arrestate
  • 5 soggetti segnalati all’autorità giudiziaria per aver violato gli arresti domiciliari
  • 1 bar chiuso su provvedimento del Questore ed altri all’esame.

Questo il risultato dei continui “pattuglioni” eseguiti nelle fasce pomeridiane e serali e dei ripetuti controlli ai bar segnalati negli esposti, e alle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale.

In tale contesto si inserisce anche l’ultima operazione della Squadra Mobile, nata dalle segnalazioni ricevute nel corso dei servizi di controllo effettuati, che hanno condotto gli investigatori sulle tracce di un soggetto kossovaro che nella giornata di ieri è stato arrestato per spaccio di droga e detenzione illegale di armi da sparo.

In particolare, quella che sembrava essere una segnalazione generica di strani movimenti in quella palazzina.

Per alcuni giorni gli uomini della Squadra Mobile hanno effettuato dei mirati sopralluoghi arrivando ad individuare un appartamento abitato da una famiglia di origine kossovara; l’irruzione avvenuta nel corso della mattinata di ieri ha dapprima permesso di rinvenire all’interno della stanza occupata dall’uomo, h.s. di anni 23, circa 259 grammi di hashish; il successivo accesso all’interno della cantina di pertinenza dell’appartamento ha permesso di trovare altri 13 kg di hashish suddiviso in panetti da un etto e 10 kg di marijuana contenuta all’interno di alcune buste.

La sorpresa degli stessi investigatori è stata quando all’interno di una scatola sono state trovate 11 pistole, 4 fucili ed una mitraglietta con relativo munizionamento.

Il successivo intervento del personale appartenente al Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica ha permesso di verificare che tutte le armi, ad eccezione dei fucili, erano clandestine, ovvero erano delle armi a salve opportunamente modificare nelle loro parti essenziali perfettamente funzionanti.

L’uomo a quel punto e’ stato arrestato e tradotto presso la casa circondariale di Bologna.

Su provvedimento del Questore il “Jolly Bar” di Via di Vincenzo, oggetto di ripetute proteste dei residenti, resterà chiuso per 10 giorni.

Anche in questo caso i ripetuti controlli e le approfondite verifiche condotte nei mesi estivi hanno permesso di constatare come effettivamente l’esercizio pubblico costituisse il ritrovo per numerosi soggetti pregiudicati che, in spregio alle prescrizioni anti-contagio, usavano assembrarsi e assumere atteggiamenti molesti verso gli altri cittadini e le forze dell’ordine.