“Quel consigliere che difendeva l’idea di multare chi fa la carità adesso tenta una difficile autodifesa, dopo che è venuto fuori che anche lui ha usufruito dei tanto disprezzati aiuti pubblici.
600 euro non sono una leggerezza.
Per chi deve arrivare a fine mese, per chi e’ in cassa integrazione, per chi ha una partita IVA a zero entrate in periodo covid, 600 euro sono pochi o tanti a seconda di quanto uno ha potuto risparmiare nella propria vita. E lo Stato ha pensato a chi su quei 600 euro ci faceva conto per “campare”; erano per chi ne aveva davvero bisogno.
Stupisce che un consigliere regionale abbia ignorato tutto questo , e si nasconda dietro la risibile scusa che altri l’hanno chiesto a nome suo. Un altro che riceve aiuti ” a sua insaputa”? Ma prima di firmare la richiesta non ha letto?
Dobbiamo presupporre che il Consigliere regionale Bargi quando firma non legge il documento? Un consigliere, firma senza valutare le conseguenze?
Dire che è stata una leggerezza e’ sminuente per chi e’ in difficoltà e soprattutto e’ imbarazzante per un consigliere regionale.
Gli elettori, molti delusi, hanno detto la loro sui social a tempo debito; la Lega , che l’ha sospeso, pure.
E’ proprio vero che un bel tacer non fu mai scritto….”
(Gruppo Consigliare Partito Democratico Sassuolo)