I servizi scolastici di Calderara ripartono in maniera completa, sicura, efficiente. Con uno sforzo importante, maggiore rispetto al passato, da parte dell’Amministrazione e grazie al lavoro dell’Istituto Comprensivo di Calderara, l’avvio dell’anno educativo e scolastico coinciderà anche con la partenza di tutti i servizi integrativi: refezione, trasporto, pre e post. Partirà come di consueto, ma con delle differenze rispetto al passato che riguarderanno singoli aspetti organizzativi legati all’emergenza Covid.
Si riparte, dunque, in totale sicurezza e garantendo a tutti il servizio, senza riduzioni. Il nuovo Nido d’infanzia, che sarà inaugurato domenica 6 e aprirà ai bambini martedì 8 settembre, sarà il primo banco di prova col servizio di refezione, e a seguire partirà tutto il resto: il trasporto scolastico per tutti i plessi a partire da giovedì 17, la refezione (il 14 o il 17 a seconda delle scuole), il pre e il post scuola.
Su questi ultimi servizi, in particolare, si sofferma il Sindaco Giampiero Falzone: “Soddisferemo le richieste di tutti: complessivamente si tratta di 160 studenti al pre e 140 al post. Attiveremo il servizio anche in quei plessi in cui da Regolamento comunale dovrebbe non essere attivato perché il numero di iscritti inferiore a 15. Metteremo in campo, quindi, con uno sforzo economico non indifferente, ben 25 educatori, perché ci siamo impegnati sin dall’inizio di questo difficile periodo per dare le doverose risposte alle giuste esigenze delle famiglie e dei nostri bambini e ragazzi, e intendiamo proseguire su questa strada”.
Si riparte, dunque, in sicurezza e con senso di responsabilità anche maggiore rispetto al passato: “Ringrazio – prosegue il primo cittadino – per la passione, dedizione ed impegno l’Ufficio scuola del Comune, tutto il Settore per le Politiche del Benessere e Servizi alla Persona, tutte le lavoratrici e i lavoratori del Comune, educatrici ed educatori del Comune e delle cooperative, impegnati insieme alla Giunta a garantire i servizi integrativi in un momento non facile, dove spesso, anche per normative superiori, regna la confusione. Non abbiamo mai avuto bisogno di banchi monoposto a rotelle, ma solo di una nuova organizzazione che siamo riusciti a sviluppare, ripeto, per dare risposte a tutti”.