Dalla riunione a cui hanno preso parte tutte le associazioni di categoria (CIA, CNA, Coldiretti, Confagricoltura, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Lapam Confartigianato, Legacoop, Unindustria) aderenti alla Camera di Commercio di Reggio Emilia, è uscita una presa di posizione unanime in merito all’articolo del Decreto legge 104 del 14 agosto scorso, che impone la conclusione del processo di accorpamento delle Camere di Commercio, tra cui quelle di Reggio Emilia, Parma e Piacenza.
Nello specifico della Camera di Commercio di Reggio Emilia, si rischia di non avere più organi in piene funzioni già il 14 settembre.
La linea delle associazioni reggiane sposa la posizione della Regione Emilia-Romagna, resa pubblica nei giorni scorsi dalle dichiarazioni del presidente Stefano Bonaccini e dell’assessore Vincenzo Colla, nella quale emerge grande preoccupazione per tale provvedimento soprattutto per la tempistica molto stretta e il contesto in corso.
Le associazioni, quindi, ritengono necessario e urgente rivedere le scadenze imposte per affrontare temi complessi di razionalizzazione del sistema camerale, per i quali occorre un adeguato percorso.
A fianco della Regione, le associazioni chiedono al Governo di modificare i contenuti del Decreto per scongiurare provvedimenti non utili che andrebbero a rallentare e ostacolare la capacità degli enti di affrontare le prove che ci aspettano per il lavoro, l’impresa, le comunità.
A tal fine è stata trasmessa ai parlamentari espressione del territorio la lettera allegata sottoscritta congiuntamente dalle dieci Associazioni di categoria reggiane per sollecitare un loro pronto intervento volto a sospendere l’applicazione dell’articolo 61 del Decreto Legge 104 e quindi il commissariamento della nostra Camera di Commercio.