Ad un anno esatto dall’entrata in vigore del “Codice Rosso”, aumentano le denunce e le richieste d’intervento giunte all’Arma dei Carabinieri di Reggio Emilia da parte delle vittime di violenza domestica. Ciò a conferma della maggior fiducia riposta dalle donne vittime di violenze a denunciare. Le norme emanate nel cosiddetto Codice Rosso garantiscono una corsia preferenziale per donne e bambini vittime di reati che prima venivano trattati come singoli casi e che adesso vengono considerati sotto una stessa luce. A ciò si deve aggiungere la celerità per i tempi di trattazione: la denuncia alla Procura da parte dei carabinieri e in generale delle forze di polizia è immediata e allo stesso tempo il Pubblico Ministero, entro tre giorni, deve ascoltare le parti offese e richiedere i provvedimenti.
Nel corrente mese di agosto, i soli carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia hanno trattato 50 casi tra il capoluogo e la provincia. Per una decina di questi ci sono stati arresti e denunce, negli altri misure cautelari più lievi, tra le quali il “divieto di avvicinamento”. Prima dei numeri però c’è altro, perché capire cosa si celi dietro le porte dei focolari domestici non è semplice. I carabinieri che intervengono a caldo devono essere particolarmente abili nel saper leggere tra le righe di quello che apparentemente sembra solo un momento di tensione passeggera e che invece può celare una situazione di maltrattamenti e violenza. La capacità di entrare nella psicologia di una persona può evitare che le situazioni possano degenerare.
Nel solo mese di agosto i carabinieri del Comando Provinciale hanno operato 4 denunce per maltrattamenti in famiglia e due denunce per minacce e violenze. Quattro gli arresti registrati per i fatti più gravi: uno per maltrattamenti in famiglia, uno per lesioni personali, uno per atti persecutori e uno per violenza sessuale e minacce. Sempre efficace e tempestiva la risposta della locale Procura della Repubblica dei vari Sostituti in genere e del team di Sostituti Procuratori, in particolare, dedicato ai reati di genere, istituito sin dall’entrata in vigore delle nuove norme da parte del Procuratore, dr. Marco Mescolini.
Un fenomeno in crescita quello delle litigiosità e delle violenze nelle mura domestiche che nel corso del corrente mese ha visto i Carabinieri reggiani effettuare una media di 7 interventi al giorno. Dato che conferma la fiducia riposta da chi denuncia nelle Forze dell’Ordine e nella Magistratura.