Maranello, al lavoro per il ritorno tra i banchi: edifici con più accessi e arredi ripensati



Stessi orari di lezione dello scorso anno, servizio mensa confermato, nessuna classe divisa in gruppi e aule adeguate per ospitare in sicurezza tutti gli alunni. A Maranello prosegue verso questi obiettivi il lavoro dell’amministrazione comunale insieme alle dirigenze scolastiche e alla Fondazione Bertacchini Borghi, in vista del ritorno tra i banchi previsto per il 14 settembre: ogni situazione potenzialmente critica viene studiata nei dettagli, alla ricerca di una soluzione pratica che tenga conto delle diverse esigenze degli studenti, delle loro famiglie e del personale scolastico. L’intenzione è quella di mitigare il più possibile l’impatto della pandemia sull’attività didattica e al tempo stesso garantire il pieno rispetto della direttive anti-covid, ancora in via di definizione a livello ministeriale e regionale.

In quest’ottica, ad esempio per evitare assembramenti all’entrata e all’uscita delle scuole, si è deciso di aumentare il numero degli accessi agli edifici, con lo scopo di evitare uno scaglionamento degli orari che metterebbe in difficoltà genitori ed alunni: riguardo alle scuole elementari e medie, ad ogni classe verrà assegnato uno degli ingressi/uscite.

Pertanto l’edificio condiviso dai due Istituti comprensivi maranellesi per le medie avrà tre accessi: quello ‘tradizionale’ da Via Claudia, uno sul retro da Via Fornace e un altro dal Parco della Storia. Tre ingressi/uscite anche per elementari Stradi – ai due già utilizzati in Via Boito se ne aggiungerà un terzo in Via Risorgimento – e due per le elementari Rodari, da Via Ponchielli e da una porta laterale che si affaccia su Via Vandelli. Nelle scuole per l’infanzia si cercherà invece, dove la struttura lo consente, di garantire ad ogni sezione un accesso indipendente, così da ridurre ulteriormente i contatti tra bimbi e familiari di sezioni diverse.

Nelle scorse settimane, nelle scuole maranellesi di ogni grado, sono inoltre state individuate le necessarie modifiche riguardanti gli arredi e la fruizione degli spazi, in funzione delle nuove regole sul distanziamento che in tutti gli edifici scolastici locali potranno essere rispettate senza stravolgimenti strutturali . Diversi mobili verranno spostati, eliminati o sostituiti per sfruttare meglio gli ambienti, e non sarà necessario acquistare nuovi banchi: le scuole di Maranello, infatti, hanno già in dotazione banchi singoli. Alcune stanze adibite finora a laboratori saranno comunque riconvertite in aule per le lezioni tradizionali, e in base al numero di componenti qualche classe cambierà collocazione. Sempre con l’obiettivo di non frammentarle in gruppi.

Nelle scuole materne le sezioni più numerose dovranno formare due gruppi per il solo riposino pomeridiano. In vista della ‘nanna’, gli ambienti di sezione verranno infatti trasformati in un dormitorio bis: saranno acquistate le tendine oscuranti da applicare alle finestre e nuove brandine facili da spostare e da sanificare. Nei nidi, fascia 0-3, queste precauzione non saranno necessarie: il numero di bimbi iscritti al tempo pieno, in rapporto agli spazi disponibili, consente di gestire il riposino negli stessi locali utilizzati gli anni scorsi.

Riguardo alla mensa per i bambini delle elementari che frequenteranno il tempo pieno, si sta valutando di far pranzare nella propria aula le classi al piano terra e di lasciare la sala mensa agli alunni dei piani superiori, così da ridurre gli spostamenti per la distribuzione dei pasti e il rischio di assembramenti. Si sta inoltre studiando una soluzione per l’acqua durante il pranzo, onde evitare che caraffe o bottiglie passino di mano in mano. In questo senso la consegna delle borracce a tutti agli alunni, prevista dal Comune per l’inizio dell’anno scolastico, potrebbe tornare utile.

Fermo restando che sulle operazioni di sanificazione degli ambienti, di pulizia dei giochi nelle scuole d’infanzia e sulla fornitura di gel igienizzante gli istituti si stanno attrezzando, per poter seguire tutte le direttive di legge emanate, verrà chiesto alla famiglie di firmare un Patto di corresponsabilità. Un impegno a collaborare con scuole e Comune nel rispettare le indicazioni stabilite nell’interesse della collettività, a partire dalla necessità di non mandare a scuola gli alunni con la febbre.