Soliera, Arti Vive Festival di sabato 6 luglio nel segno del Mediterraneo



    Si sviluppa nel segno del Mar Mediterraneo, il grande continente liquido” secondo la definizione di Fernand Braudel, culla di civiltà e teatro di naufragi, la giornata di sabato 6 luglio ad Arti Vive Festival, a Soliera. Tutto a ingresso gratuito. Si comincia alle 19 in piazza Fratelli Sassi con Takoua Ben Mohamed, fumettista nata in Tunisia e approdata a Roma da bambina con la famiglia, una brillante rappresentante della cosiddetta “seconda generazione”. Nel suo ultimo graphic novel “La rivoluzione dei gelsomini”, pubblicato da becco Giallo, Takoua racconta le vicende che hanno costretto il popolo tunisino a ricorrere alla Rivoluzione per riprendersi un Paese in declino e abbandonato a se stesso.

    Alle 20.30, in piazza Lusvardi, prenderà avvio il programma musicale live. A salire sul palco saranno per primi i musicisti del progetto “Marinai”, l’espressione artistica di una felie interazione tra ragazzi migranti e coetanei italiani. La musica e la costruzione di strumenti musicali realizzati con materiali di scarto sono il mezzo per creare relazioni. Il progetto Marinai è a cura di SPRAR Reggio Emilia e Banda Rulli Frulli.
    Alle 22 toccherà all’evento clou della serata: Mediterraneo. Undici musicisti su un unico palco, per una sola volta, per creare un’irripetibile performance di improvvisazione musicale: così come il Mar Mediterraneo rappresenta da millenni un luogo di incontro di popoli e di culture, il progetto “Mediterraneo” nasce per mettere in musica, con coraggio e orgoglio, il valore e l’importanza della coesistenza e della contaminazione. Con James Holden, Emma-Jean Thackray, Populous, Any Other, Machweo, Bienoise, Flu (Inude), Laura Agnusdei, Giulio Stermieri, Antonio Rapa e Dario Martorana, per un evento ideato dal circolo Mattatoyo di Carpi.

    Alle 20.45, in piazza Sitti, va in scena “Stanno tutti male”, lo spettacolo che vede insieme Stefano Cenci, Riccardo Goretti e il cantautore Colapesce, per quella che gli autori definiscono “uno studio collettivo sull’infelicità individuale”. Lo spettacolo ha debuttato in inverno con successo al Teatro Fabbricone di Prato. Un affresco teatrale sull’uomo contemporaneo, per sentire in cosa crede, di cosa ha paura, cosa lo fa stare bene e cosa male e possibilmente riderne, riderne molto, smisuratamente.
    Poi, da mezzanotte in poi, il Dopo Festival al Dude, presso Habitat (via Berlinguer 201).

    A far da contorno conviviale ci saranno anche il Soliera Street Food e il mercatino handmade: da giovedì 4 a domenica 7 luglio il centro di Soliera sarà popolato da bancarelle originali, stand e food-truck pieni di prodotti tipici da tutta Italia.
    Arti Vive Festival ama l’ambiente. In collaborazione con gli esercenti del centro storico, l’organizzazione si impegna in modo attivo, anche quest’anno, affinché durante i giorni di Festival vengano utilizzati, in tutti i punti di somministrazione, esclusivamente bicchieri riutilizzabili ecosostenibili, riducendo al minimo il consumo di plastica e la produzione di rifiuti.

    www.artivivefestival.it