Reggio Emilia, occhiali rubati venduti al mercato settimanale



    Nel mese di gennaio dell’anno scorso una nota azienda Ligure che commercia anche occhiali, veniva svaligiata da ignoti ladri che portavano a segno un furto di ingente valore. A distanza di oltre un anno dal maxi furto, un’importante partita della refurtiva costituita da circa 700 paia di occhiali del valore di 14.000 euro è stata rinvenuta dai carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia che l’hanno rinvenuta tra i banchi del mercato settimanale di Reggio Emilia, dove gli occhiali venivano venduti a un prezzo stracciato – al di sotto dei 3 euro – da parte di un ambulante ora finito nei guai.

    Questa in sintesi la premessa che ha visto i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia, denunciare alla Procura della Repubblica presso il Tribunale del capoluogo reggiano l’ambulate, identificato in un 44enne residente a Reggio Emilia, chiamato a rispondere del reato d ricettazione.

    L’azienda aveva subito l’ingente furto nella sua sede in Liguria la notte del 29 gennaio 2018, quando ignoti ladri accedevano nel deposito trafugando migliaia di articoli tra accendini, occhiali da vista e da sole, telecamere, penne, profumi e orologi e altro materiale per un ingente valore. Venerdì mattina un cliente dell’azienda nel passare tra i banchi allestiti in piazza Fontanesi scorgeva in una bancarella la vendita di occhiali della marca dell’azienda in questione, venduti all’incredibile prezzo di 2.99 euro. Informava subito un agente di commercio di riferimento dell’azienda che, recatosi sul posto, acquistava tre paia di occhiali riscontrando che effettivamente appartenevano alla partita di occhiali trafugati alla fine di gennaio dell’anno scorso. L’uomo chiamava subito il 112 che inviava sul posto i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia che effettuate le dovute verifiche e accertato che le circa 700 paia di occhiali in effetti erano oggetto di furto conducevano l’ambulante in caserma dove dopo avergli sequestrato quanto illecitamente posto in vendita lo denunciavano  per ricettazione. Le indagini ora proseguono per risalire alla filiera del riciclaggio della restante parte di refurtiva trafugata.