Cer – Interviste: dieci anni di ceramica da oggetto a progetto, attraverso gli occhi di venticinque architetti illustri



    Alessandra_CoppaE’ stato presentato questo pomeriggio alla Mostra Cer-Stile (padiglione 30) il libro curato da Alessandra Coppa ed edito da Maggioli Editore per la collana ‘Politecnica’ Cer● Interviste, Dieci anni di evoluzione del materiale ceramico nella cultura del progetto. Il testo raccoglie le interviste a venticinque architetti italiani ed esteri, dal 2004 al 2014 e pubblicate su CerMagazine Italia ed International: a ciascuno di loro, dopo aver discusso dei loro progetti  architettonici, è stato domandato cosa pensassero della ceramica in generale e di quella italiana in particolare, e quale interpretazione ne dessero.

    “In questi dieci anni – ha spiegato la curatrice del libro, la professoressa Alessandra Coppa – il rapporto degli architetti con la ceramica è molto mutato. Siamo passati ‘da oggetto a progetto’: all’inizio i professionisti guardavano a questo materiale con distacco, quasi snobbandolo; ora invece lo utilizzano sempre di più, rendendolo protagonista dei loro progetti e interpretandolo in modi vari e originali”.

    Tra i 25 architetti intervistati compaiono anche Andrea Maffei, realizzatore della biblioteca di Maranello ‘Mabic’ e del grattacielo milanese di cinquanta piani ‘Allianz Tower’ (entrambi in collaborazione con l’archistar Arata Isozaki) nei quali la ceramica ha un ruolo di spicco, e il paesaggista urbano Andreas Kipar, che ha ultimato il progetto di riqualificazione urbana di Porta Nuova a Milano. “Noi progettisti – ha affermato quest’ultimo – dobbiamo venire incontro alle esigenze della società. In particolare, ora si sente molto il bisogno di verde urbano, di riqualificazione di zone in chiave naturale. E la ceramica, con tutte le sue caratteristiche, è il prodotto giusto per valorizzare questo tipo di interventi”. “La ceramica si è evoluta – ha raccontato invece Maffei -. Da materiale semplice, quasi ‘povero’, ad articolo di design apprezzatissimo e adatto a opere di rilevanza. Credo sarà questa la bella sfida dei prossimi dieci anni”.

    Alla presentazione è intervenuto anche Filippo Manuzzi, brand manager di Ceramiche Sant’Agostino, che da sempre collabora con archistar internazionali. “Il rapporto architetto – ceramica è cambiato – ha confermato Manuzzi -. Ora più che mai sono vicini a questo prodotto, vi basano i loro progetti, lo interpretano in chiavi innovative. Così è cambiato il ruolo dei produttori: anche noi ora per primi stupiamo e sbalordiamo gli architetti con idee inedite e originali. E la ceramica è diventata uno dei loro prodotti preferiti”.

    Il libro diventerà libro di testo per gli studenti del Politecnico di Milano a partire da questo anno accademico 2015-2016.