E’ stata aperta un’inchiesta per lesioni colpose, al momento contro ignoti, sulla vicenda del 45enne in terapia intensiva all’ospedale Maggiore di Bologna dopo che ieri gli sono state trasfuse per errore due sacche di sangue di un gruppo non corrispondente al suo. I carabinieri del Nas, su delega della Procura, hanno acquisito le cartelle cliniche e sequestrato le due sacche vuote.
Il paziente, italiano, ha avuto necessita’ di un’infusione durante un’operazione d’urgenza, in seguito ai traumi riportati in un incidente stradale. Secondo quanto ricostruito, alla base dell’errore ci sarebbe stato uno scambio di sacche per un’omonimia nel cognome. Quando ormai tutto il sangue era stato interamente trasfuso, un operatore sanitario si sarebbe accorto che sulle sacche c’era il cognome corrispondente a quello del paziente, ma un nome proprio diverso. Si trattava quindi di sangue destinato ad un diverso paziente, con il medesimo cognome, ricoverato in un altro reparto dell’ospedale.
Al momento del fascicolo se ne occupa il procuratore aggiunto Valter Giovannini, coordinatore del gruppo ‘Sanita” della Procura di Bologna.