Le organizzazioni sindacali, visto il perdurare dell’indisponibilità della dirigenza di SETA ad affrontare le problematiche alla base dello sciopero – piano industriale, sicurezza e manutenzione dei mezzi, premio di risultato 2014, stato finanziamento regionale ed enti locali per il triennio 2016-’18, trattamenti economici e normativi dei nuovi assunti e per quelli che entreranno successivamente in azienda – hanno proclamato un’ulteriore azione di sciopero per il prossimo 30 ottobre.
Inoltre, a peggiorare il quadro di difficoltà esistenti fra azienda e lavoratori è l’attività degli enti locali proprietari dell’azienda che mirano a destabilizzare ulteriormente la situazione attraverso un documento di indirizzo su SETA, che contiene un punto per noi inquietante: l’azzeramento dei contratti aziendali vigenti nei singoli bacini che annulla anni di contrattazione aziendale fra le vecchie aziende e le organizzazioni sindacali territoriali.
Per l’insieme di questi motivi è necessario che l’assessore regionale ai Trasporti Donini non assecondi questo disegno e che svolga il suo ruolo di regista del sistema, anche alla luce delle risorse che la Regione mette a disposizione del TPL.
Se non ci saranno segnali in controtendenza, metteremo in campo tutte le azioni possibili – a partire da questo sciopero – perché si riattivi un percorso virtuoso basato su un piano industriale vero di una azienda unica che possa essere pronta ad affrontare sia la gara sull’affidamento nei propri bacini ma anche far parte integrante di un sistema che possa garantire un trasporto di qualità nel rispetto dei diritti dei lavoratori e dei cittadini di questa regione.