Le nuove frontiere del fare: uomini e tecnologia Made in Lapam, successo per il seminario dedicato all’innovazione



    seminarioinnovazioneMolto partecipato il primo dei tre incontri che Lapam Confartigianato di Modena e Reggio Emilia ha organizzato nel mese di ottobre e che toccano temi interessanti per chi oggi vuole fare impresa e aumentare la propria competitività. Una serie di appuntamenti rivolti a tutti gli imprenditori, associati e non associati e ai giovani che vogliono intraprendere un’attività. Le iniziative, organizzate sui territori di Modena e Reggio Emilia, rappresentano il filo rosso con le precedenti edizioni del convegno degli imprenditori che tradizionalmente caratterizza la nostra vita associativa.

    “Apriamo oggi il ciclo di incontri intitolato “Made in Lapam” – ha commentato Erio Luigi Munari, presidente generale Lapam Confartigianato – con il convegno dedicato all’innovazione, alle nuove modalità del fare, alle idee e proposte per cambiare il nostro modo di fare impresa e di recuperare competitività sui mercati. Abbiamo deciso di farlo dentro l’Università di Modena e Reggio Emilia perché consideriamo il rapporto con la scuola strategico per il mondo delle piccole e medie imprese, specialmente per quella parte di economia manifatturiera che ha fondato i nostri distretti e che oggi è in via di profonda ristrutturazione e ridimensionamento”.

    Il Rettore Angelo Oreste Andrisano ha illustrato il quadro dell’offerta formativa dell’Università di Modena e Reggio Emilia, soffermandosi in particolare sugli indirizzi tecnico scientifici utili allo sviluppo di progetti in collaborazione con le imprese. “Il nostro obiettivo – ha sottolineato il Rettore – è integrare il percorso universitario con progetti di fattibilità che abbiano come traguardo, attraverso forme di tirocinio o ‘spin off’, l’occupabilità dei laureati”.

    Sul tema occupabilità è intervenuto Ampelio Corrado Ventura, presidente di ITS Maker,  fornendo i dati delle prime due ondate di diplomati: “Il tasso di occupabilità dei nostri studenti è altissimo – ha detto Ventura – questo perché il nostro percorso formativo è integrato con il mondo delle imprese e fornisce un livello di conoscenze e competenze applicate molto elevato”.

    Andrea Scalia, responsabile Confartigianato Nazionale Innovazione, ha illustrato il percorso di approccio che Confartigianato e le imprese devono seguire per innovarsi, toccando principalmente il tema delle reti d’impresa e le nuove tecnologie.

    A seguire l’azienda Roland ha portato un esempio di tecnologie di ultima generazione, identificando una nuova figura: l’Artigiano Digitale. Fab Lab Reggio ha presentato un modello di Community inserita in una rete internazionale di sviluppo di prodotti e progetti aperta a imprese e privati. Infine Amulio Gubbini ha presentato lo ‘Sportello dell’Inventore’ che mette in contatto le aziende con creatori di brevetti.

    “La rivalutazione del ‘saper fare’, dell’intelligenza delle mani, di una conoscenza che si forma congiuntamente alla competenza e allo sviluppo delle proprie capacità, sono alla base della proposta in discussione – ha concluso Carlo Alberto Rossi – L’associazione lotta costantemente sul versante politico economico per sostenere il cambiamento del sistema paese nel suo complesso. Speriamo che le promesse e gli impegni assunti dal governo si traducano rapidamente in fatti ed azioni concreti. Noi con le nostre tre iniziative di ottobre  intendiamo aprire altrettanti filoni di approfondimento sui cambiamenti in atto, nell’economia, nel lavoro, nel mercato. Un ulteriore passo per accompagnare il cambiamento”.