Oggi a Bologna il quinto convegno nell’ambito del progetto “Infiltrazioni Legali” – promosso da Filt-Cgil E-R e Bologna e Libera



    Si è svolto oggi a Palazzo d’Accursio (Comune di Bologna) il quinto convegno nell’ambito del progetto “Infiltrazioni Legali” – promosso da FILT CGIL Emilia Romagna e Bologna in collaborazione con Libera – “Il Lavoro senza aggettivi: Legalità e riconoscimento dei diritti contrattuali nel settore della logistica e facchinaggio”. L’incontro si è aperto con la lettura di alcune citazioni di Don Ciotti, Susanna Camusso, Paolo Borsellino, ed è stata rinnovata la solidarietà a Libera e al suo fondatore in merito alle intimidazioni  provenienti da ambienti mafiosi. A seguire i saluti istituzionali dell’Assessore alla Sicurezza e Legalità Nadia Monti.

    Il covegno rientra per la FILT CGIL tra le azioni positive di contrasto all’illegalità nel Lavoro, in particolare nella realtà della  logistica e del facchinaggio – settore strategico per il Paese e l’Emilia Romagna – dove le “illegalità” e la distorsione delle dinamiche di concorrenza hanno ricadute negative sui lavoratori e sulle imprese. Michele De Rose, Segretario Generale della FILT E-R, spiega che “al Lavoro vogliamo associare con forza il concetto di Legalità” e sottolinea “La crisi non sia un alibi!”.

    Sui pericoli per il sistema produttivo dell’E-R Antonio Mattioli (CGIL E-R) sostiene: “la crisi in aggiunta alle ultime norme che deregolamentano la tutela del lavoro, hanno generato terreno fertile per le infiltrazioni criminali”. Sugli appalti è necessario  un “protocollo per intervenire nel rapporto con i committenti pubblici e privati” e bisogna “rilanciare il Contratto Nazionale come denominatore unico comune a condizioni inderogabili”.

    “Quando si parla di infiltrazioni criminali nell’economia è utile concentrarsi sulla realtà di Impresa a partecipazione mafiosa”. Secondo Stefania Pellegrini (Prof.ssa di Sociologia del Diritto e Mafie e Antimafia – UNIBO)  essa rappresenta un fenomeno complesso: non mafiosa, non collusa ma direttamente partecipata dalla mafia in cui legalità e illegalità sono bifronte, operano sullo stesso livello.

    Giuliana Chiodini (Direzione Gen. Reti Infrastrutturali, Logistica e Sistemi Mobilità Regione E-R) ha ribadito il valore della recente Legge Regionale sulla Legalità nel settore Merci, Logistica e Facchinaggio e “obiettivo comune alla nuova Giunta sarà far funzionare la Legge”.

    Per Andrea Lassandari (Giuslavorista UNIBO): “Globalizzazione e crisi se da un lato favoriscono le infiltrazioni della mafia nell’economia e nel lavoro, per contro indeboliscono il sindacato e la contrattazione; perciò è importante per le organizzazioni sindacali fare sistema”. Il crimine trova un varco non tanto nell’assenza di norme quanto nella loro difficile applicabilità e correttezza interpretativa.

    Luciano Patuelli (Responsabile Logistica Legacoop): “Nell’autotrasporto e facchinaggio norme e regolamenti ce ne sono abbastanza, bisogna mettere in moto i controlli” e anche i committenti devono fare la loro parte “nella catena della non-trasparenza”.

    Franco Nasso (Segretario Generale FILT CGIL): “Logistica e facchinaggio è un settore fondamentale  per l’economia del paese”. “Nella crisi non si sente tanto bisogno di regole, quanto di lavoro… purchè ce ne sia”.  “Manca una legislazione adeguata, mancano clausole sociali”.

    Bisogna ridare valore alla Responsabilità Solidale in capo alla committenza, alle imprese dimodoché essa sia  più solida ed equilibrata. “Abbiamo avuto uno scontro molto forte. Le aziende +rispetto agli appalti devono avere maggiore responsabilità”.

    I prossimi appuntamenti con i convegni a Ferrara e a Rimini nel mese di novembre. A gennaio 2015 l’apertura degli Sportelli Interporto a Bologna e a Parma.