Proposta dei commercianti Licom per rivitalizzare il commercio a Modena



    “Affiancare i distretti produttivi territoriali a un nuovo marketing territoriale per tutti i comuni del comprensorio, in modo da rivalutare la strada per lo sviluppo di artigianato e commercio” a parlare è Rita Cavalieri, presidente Licom il ramo del commercio di Lapam Confartigianato Modena e Reggio Emilia, che, in proposito, ha incassato il sì del consiglio direttivo.

    “Proponiamo di individuare per ogni realtà territoriale dei distretti o brand per affinità produttive o culturali e promuoverli con una mirata azione di marketing fatta di programmazione e pianificazione. La situazione del mondo del commercio – prosegue Cavalieri – ci consegna un’immagine a luci ed ombre per le nostre attività. In chiaro, sicuramente, mettiamo la capacità di rinnovarsi, ad esempio con la individuazione di nuovi consumi o mirate esigenze. Efficace è il caso di una nuova apertura di un negozio per soli uomini che, nel comprensorio ceramico, vede salire gli utili grazie a una clientela targettizzata. Quindi anche la capacità di andare controcorrente con aperture straordinaria in occasione degli eventi sul territorio. Particolarmente significativa è poi la capacità di offrire nuovi servizi, quali consulenze, come nel ramo assicurativo (che così compete con le polizza on line), oppure nel comparto delle agenzie di viaggio che, tramontato il mito del last minute, ora possono da un lato ambire ad essere loro stesse dei piccoli tour operator (salvaguardando così il turista da spiacevoli sorprese e ‘producendo’ pacchetti), dall’altro iniziare a fare incoming così come previsto dalla nuova politica regionale. In entrambi i casi internet diventa un prezioso alleato e… non un ‘concorrente’”.

    “Tra le forti negatività che penalizzano la crisi – ha aggiunto il segretario Licom Marco Poletti -, la difficoltà a fare riprendere i consumi dopo i saldi, quindi la bassa marginalità rimasta sulla compravendita delle produzioni e la relativa impossibilità a ridurre i costi”.

    Da qui, anche, la possibilità di “sfruttare” Expò quale strumento di vetrina, commercio e incoming per le nostre eccellenze produttive”.