“Sentieri e pensieri”: il 3 ottobre al Buco Magico una serata del Cai e dell’Ausl sulla “montagnaterapia”



    Il termine “montagnaterapia” è stato coniato in Italia nel 1999, in un convegno su “Montagna e solidarietà…” a Pinzolo in Trentino, a seguito della presentazione di un particolare approccio che univa la montagna (“che aiuta a vivere”) con le realtà del disagio e del disturbo psichico e fisico. Anche a Reggio Emilia ci sono esperienze di montagnaterapia, che ultimamente hanno visto la collaborazione del Cai reggiano con il Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Ausl (DSMDP).

    Di “montagnaterapia” e dell’esperienza che si è sviluppata a Reggio Emilia se ne parlerà il 3 ottobre, alle 20:30, al Buco Magico, in via Martiri di Cervarolo 47 a Reggio Emilia, nell’ambito della Settimana della salute mentale, in una serata organizzata dal Cai e dall’Ausl.

    Dopo i saluti di Massimo Bizzarri, presidente del Cai reggiano, Claudia Casoni, dell’Associazione “Sostegno e Zucchero”, e Gaddomaria Grassi, direttore del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Ausl Reggio Emilia, interverranno Gianluca Giovanardi del Cai Parma, e Matteo Tonna psichiatra dell’Ausl di Parma ed esperto di montagnaterapia: a Parma l’Ausl e il Cai hanno avvitato da tempo una intensa collaborazione. Successivamente Guido Zini, operatore del Dipartimento Salute Mentale, e Napoleone Villani, guida ambientale ed escursionistica e consulente del DSMDP, assieme ai soci del Cai che hanno collaborato all’iniziativa, parleranno dell’esperienza reggiana.