Modena, a settembre inflazione a +0,1% su base tendenziale annua



    denaro_11L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), calcolato nel mese di settembre 2014 dal servizio Statistica del Comune di Modena, ha fatto registrare una variazione del + 0,1 per cento su base tendenziale annua e – 0,7 per cento su base congiunturale rispetto al mese di agosto.

    Secondo i dati del mese rilevati per le 12 divisioni prese in esame, tre sono quelle risultate invariate, sette quelle in calo e due solamente quelle in crescita. Queste ultime sono “Abbigliamento e calzature” (+ 0,2 %) – dove sono in aumento le voci relative ad indumenti e scarpe, effetto dei primi arrivi sul mercato dei capi della stagione autunno-inverno – e “Istruzione” (+ 0,2%) nella quale l’aumento è coincidente con l’inizio dell’anno scolastico, con incrementi registrati sulle rette per la scuola dell’infanzia privata e dell’istruzione primaria privata.

    Le tre divisioni invariate, invece, sono “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili”, “Servizi sanitari e spese per la salute”, e “Mobili, articoli e servizi per la casa”. In quest’ultimo caso all’interno della divisione, invariata, risultano in aumento le voci di spesa relative a cristalleria, utensili domestici e piccoli accessori per la casa, compensati dalle diminuzioni di mobili e arredi, piccoli e grandi elettrodomestici, beni non durevoli per la casa.

    “Trasporti” (-3,6%) è la divisione che registra la variazione congiunturale negativa maggiore del mese, dovuta alle diminuzioni, di natura strettamente stagionale, rilevate sulle tariffe per il trasporto aereo passeggeri, marittimo e su rotaia (a rilevazione nazionale), seguite dal calo dei carburanti per autotrazione e dei ricambi ed accessori per mezzi di trasporto (rilevazione locale). In aumento il costo per l’acquisto di automobili e il trasporto passeggeri su strada (rilevazione nazionale).

    Altra diminuzione percentualmente notevole si è riscontrata (-1,0%) a “Ricreazione, Spettacolo, Cultura”. In questo caso alla diminuzione della divisione hanno contribuito le variazioni rilevate su computer e loro accessori, servizi ricreativi e culturali, pacchetti vacanza. In controtendenza si segnalano aumenti rilevati su apparecchi fotografici e audiovisivi o di riproduzione e registrazione, su giochi e giocattoli, articoli sportivi, libri, giornali e periodici, articoli di cartoleria.

    Nella divisione “Comunicazioni” (-0,5%), a intera rilevazione nazionale, risultano in diminuzione le spese per l’acquisto degli apparecchi telefonici sia fissi che mobili.

    Identico calo (- 0,3%) per le divisioni “Servizi ricettivi e ristorazione” – in diminuzione a seguito delle variazioni stagionali delle spese per camping e agriturismi (rilevazione nazionale), parzialmente compensate dagli aumenti rilevati sul prezzo della camera d’albergo (a rilevazione locale) – e “Altri beni e servizi” – divisione con il tasso congiunturale in diminuzione per il terzo mese consecutivo, dove si registrano cali sulla spesa per l’assicurazione per i mezzi di trasporto. In aumento, invece, i costi per trattamenti di bellezza, apparecchi e articoli per la cura della persona.

    Stessa diminuzione percentuale (- 0,2%) per le restanti due divisioni: “Bevande alcoliche e tabacchi”, dove il segno negativo si deve ai cali rilevati sul prezzo delle birre sia nazionali che estere, e “Prodotti alimentari e bevande analcoliche”. In quest’ultima divisione prosegue, nel secondo semestre dell’anno, la diminuzione sia congiunturale che tendenziale. In calo, nel mese di settembre, le voci relative a frutta fresca, carni, olii e grassi; compensate in parte dagli aumenti registrati su pesce, ortaggi, zucchero e dolciumi.

    I dati mensili sull’inflazione elaborati anche per frequenza d’acquisto dei prodotti, dal punto di vista congiunturale mensile in settembre registrano, rispetto ad agosto, un calo (- 0,2 %) per quelli acquistati ad alta frequenza; un calo maggiore  (- 1,4%) per quelli a media frequenza; nessuna variazione per quelli a bassa frequenza di acquisto. Dal punto di vista tendenziale annuo, infine, si registra un calo (- 0,4 %) per i prodotti ad alta frequenza d’acquisto; un aumento (+ 0,2 %) per quelli a media frequenza, e un aumento più consistente (+ 0,7 %) per quelli a bassa frequenza di acquisto.

    Per saperne di più si può visitare il sito internet (www.comune.modena.it/serviziostatistica/pagine/prezzi/prezzi.shtml), dove sono consultabili anche i dati sull’inflazione dei mesi precedenti.