Sarà nuovamente riposizionata nella sua sede di produzione la semolatrice delle “Reggiane”



    La selezionatrice da semola “Reggiane” degli anni ’30 è stata donata all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia da Nunzio Russo ed Angelo Cascino di Termini Imerese. La macchina delle “Reggiane” per mulini e pastifici, dopo un prezioso restauro, troverà collocazione proprio là dove è stata prodotta, nel capannone 19, oggi sede del Tecnopolo e dove sarà presentata lunedì 29 settembre 2014 alle ore 17.30 (Piazzale Europa, 1) a Reggio Emilia.

    “Il ritrovamento e la sistemazione di questa macchina – dichiara il prof. Riccardo Ferretti Pro Rettore della sede di Reggio Emilia – testimonia le capacità delle <Reggiane>, note soprattutto per aver giocato un ruolo nella produzione bellica, di essere un punto di riferimento industriale anche per mulini e pastifici. Siamo particolarmente lieti che la macchina sia tornata nel luogo originario di produzione, un modo per valorizzare le <radici> delle Reggiane, tema caro al Tecnopolo a cui  vuole sempre ricollegarsi”.

    Il programma  dal titolo “Le macchine per la vita” prevede i saluti introduttivi del prof. Riccardo Ferretti, Pro Rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, di Aimone Storchi, Presidente di Reggio Emilia Innovazione e di Valeria Montanari, Assessore all’Innovazione tecnologica del Comune di Reggio Emilia.

    Seguiranno gli interventi di Adriano Riatti, curatore dell’Archivio Digitale “Reggiane” depositato presso l’ Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, che illustrerà “Le produzioni per il settore alimentare”, di Nunzio Russo che parlerà della “Piccola storia della pasta” e di Rossella Donati che racconterà di “San Giorgio – Il Mulino sul Po”.

    Il restauro della macchina, il suo trasporto dalla Sicilia e la collocazione presso il Tecnopolo sono stati realizzati grazie al prezioso contributo di imprese e cittadini di Reggio Emilia. Mentre il ritrovamento della macchina così come il progetto di restauro è stato seguito direttamente da Adriano Riatti.