Idee vincenti, innovative, competitive, che hanno tutte le carte in regola per stare sul mercato interno e internazionale. E una buona idea, una volta sviluppata, va tutelata e valorizzata, solo che molto spesso i costi per le procedure di brevettazione sono elevate e poco accessibili. Per questo è nato, cinque anni fa, il Premio Ipr (intellectual property right), che tutela e valorizza i brevetti, le invenzioni, l’innovazione di inventori e imprese del circondario imolese. Promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola attraverso il Centro per lo Sviluppo Economico del Territorio Imolese (CSETI, Centro interno della Fondazione) e dal centro per l’innovazione e incubatore INNOVAMI di Imola, il Premio Ipr mette a disposizione per il 2014 la cifra di 35.600 euro. L’obiettivo è quello di stimolare la propensione ad ottenere brevetti europei ed internazionali come ulteriore elemento di competitività. Oltre a quella intermedia del 30 settembre 2014, per presentare la domanda il bando prevede un’ultima scadenza il prossimo 31 dicembre 2014.
Possono partecipare al bando autori di invenzioni che siano: persone fisiche e imprese artigiane, micro e pmi con residenza o sede legale e/o operativa nei Comuni di Bagnara di Romagna, Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Castel del Rio, Castel Guelfo di Bologna, Castel San Pietro Terme, Conselice, Dozza, Fontanelice, Imola, Lugo, Massa Lombarda, Medicina, Mordano, Riolo Terme, Sant’Agata sul Santerno e Solarolo.
Imprese con sede legale e/o operativa nei Comuni indicati che, pur mantenendo i criteri finanziari (fatturato e patrimonio annuo) e il numero di dipendenti nei limiti indicati per le PMI, siano associate o collegate ad imprese di grandi dimensioni. Fondazioni con sede legale e/o operativa negli stessi comuni dotate di autonomia economico-amministrativa.
Nel bando, scaricabile integralmente sul sito di INNOVAMI, saranno considerate unicamente le iniziative che riguardano processi di brevettazione avviati dopo il 1 gennaio 2010.
I premi assegnati saranno di importo differenziato, perché si baseranno sui risultati conseguiti in sede internazionale dopo il 1 gennaio 2010 e potranno variare dai 1.000 euro ai 12.300 euro, al lordo di ogni onere fiscale previsto dalla legge. Inoltre, come lo scorso anno, visti gli effetti sulla competitività, sono premiate anche le estensioni dirette di concessione in Cina, India, Stati Uniti d’America, Brasile, Russia.
I numeri del Premio Ipr
Nelle quattro edizioni del Premio, sono stati assegnati quasi 145mila euro di premi (144.090 euro) per un totale di 44 domande premiate delle 52 ammesse al Premio sulle 57 presentate. I risultati parlano di 17 domande per dispositivi/metodi, 4 per ritrovati ICT (Information Comunication tecnology), 26 per tecnologie di processo, 10 per prodotti.
Il 55% delle domande è stato presentato da piccole e medie imprese, il 25% da micro imprese, l’11% da persone fisiche e il 9% da grandi imprese.
Per quanto riguarda i settori di sviluppo delle idee, 11 domande riguardano invenzioni di processo/prodotto per il settore Agricolo, 11 per il settore Ambiente, 7 per il settore Edile, 5 per il settore Energia, 5 per il settore della trasformazione Alimentare, 5 per il settore ICT, 5 per il settore della Meccanica, 4 per il settore del Packaging, 2 per il settore Biomedicale, 2 per il settore Tempo Libero.
13 delle 57 domande provengono da start up e le domande sono concentrate nelle edizioni dalla seconda alla quarta. Il valore medio del premio assegnato è nel complesso di 3.275 euro, con 29 su 44 brevetti premiati con valore uguale o inferiore ai 3500 euro.
La flessibilità e facilità di applicazione ha inoltre permesso al Premio IPR, ideato a Imola, di rappresentare lo schema di riferimento per il territorio nazionale del Programma di sostegno finanziario “Brevetti +”, promosso del Ministero dello Sviluppo Economico.