L’europarlamentare modenese del Pd Cécile Kyenge è stata eletta vice presidente della delegazione del Parlamento europeo presso l’Assemblea parlamentare paritetica Africa Caraibi Pacifico – Unione Europea (ACP-UE). “Alla luce dei legami crescenti tra Unione europea e i Paesi ACP, le istituzioni dedicate alle relazioni con queste realtà si avviano a diventare sempre più importanti – commenta l’on. Kyenge – Paesi emergenti come la Cina investono molto nel Sud del mondo, dove si sta concentrando una forte competizione, senza tuttavia che questa si traduca nella costruzione di relazioni di lungo termine basate su valori comuni”. L’assemblea parlamentare congiunta ACP-UE è l’unica istituzione del suo genere al mondo, impegnata nel promuovere l’interdipendenza Nord-Sud nell’alveo dei valori di democrazia e promozione dei diritti umani, raggiungendo in più occasioni in passato l’obiettivo di ottenere impegni comuni in tal senso, in seno alle Nazioni Unite. L’on. Kyenge sarà anche componente della delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con il Parlamento panafricano. Un gruppo parlamentare ad hoc creato dal Parlamento di Strasburgo nel 2006, reso successivamente permanente, con l’intento di consolidare le relazioni tra Africa e Unione europea e indirizzare le sfide globali comuni. “Credo che, rispetto al ruolo globale che potrà giocare lo sviluppo del continente africano – conclude l’on. Kyenge – l’Unione europea debba ripensare e rilanciare le proprie relazioni, fondandole su legami duraturi. Per farlo dovremo introdurre il concetto di reciprocità. La chiave risiede nel crescere insieme. Questo succede quando la cooperazione è bidirezionale e non solo a senso unico. L’Unione europea, per essere un partner più competitivo, dovrà guardare alla globalità dei fattori che favoriscono la crescita e lo sviluppo e non solo al versante commerciale”.
L’ex ministro per l’Integrazione è membro presso il Parlamento Europeo della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (LIBE) e membro sostituto della Commissione per la cultura e l’istruzione (CULT).