Il Consiglio Comunale di Fiorano Modenese ha approvato il piano finanziario e le tariffe della tassa sui rifiuti Tari per l’anno 2014. La legge impone che il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti sia gestito in pareggio, che cioè ci sia da parte degli utenti la totale copertura delle spese. A determinare il costo è l’Atersir, l’Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna per i Servizi Idrici e i Rifiuti, la quale ha preso atto che il costo 2013 del servizio Hera è stato di 3.513.265 e che il piano finanziario 2014 prevede costi per 3.672.730 euro, con un aumento del 5,1% e per coprire questa percentuale sono state modificate le tariffe 2014. Per un alloggio abitato da una persona mediamente l’importo annuo è di 133,49 euro, 6,51 euro in più rispetto al 2013. L’aumento è di 9,73 euro per abitazioni con due persone (199,96), di 10,83 euro per tre abitanti (222,72), fino a un aumento di 16,50 euro per abitazioni con 6 o più occupanti.
La media nazionale del costo della raccolta e smaltimento dei rifiuti è di 311 euro a tonnellata, mentre il costo per i Fioranesi è di 266 euro a tonnellata.
Nel confronto successivo alla presentazione del punto da parte dell’assessore alle politiche ambientali Riccardo Amici, il quale ha sottolineato come sia necessario procedere all’approvazione delle tariffe per garantire la continuità del servizio, il consigliere del Gruppo Misto Pantelis Assimakis ha criticato che gli utenti abbiano a proprio carico anche le quote degli insoluti e gli è stato spiegato, che è un obbligo di legge, in quanto il servizio deve essere gestito in pareggio e perciò gli insoluti diventano un costo da prevedere. Assimakis ha annunciato che valuterà insieme alle associazioni dei consumatori la possibilità di intraprendere un’azione collettiva contro provvedimenti di questo tipo.
Il capogruppo del Movimento 5 Stelle Giuseppe Amici e il consigliere Angelo Lupone hanno espresso la forte contrarietà rispetto a questo modello di raccolta dei rifiuti che comporta oneri per diversi milioni di euro. Occorre premiare chi differenzia e penalizzare chi non lo fa, incrementare la raccolta porta a porta, arrivare alla tariffa puntuale (uno paga per i rifiuti che produce). Trova sbagliato che il servizio sia gestito da Hera, società quotata in borsa che lo scorso anno ha distribuito 23 milioni di dividendi ai soci privati, sottraendo così risorse dei cittadini; ha inoltre sottolineato come lo stesso Comune di Fiorano si sia astenuto sui Piani finanziari di Atersir.
Il sindaco Francesco Tosi ha risposto di condividere buona parte delle affermazioni di Giuseppe Amici, in merito all’importanza delle 3R: riuso, riciclo, recupero; di approvare il voto di astensione espresso dall’amministrazione precedente e di stare valutando con gli altri comuni del distretto di presentare ricorso su Atersir perché contrari a un sistema che sottrae poteri ai comuni.
“Noi però – ha aggiunto Tosi – abbiamo il compito di garantire un servizio e non possiamo limitarci a enunciazioni di principio; nel frattempo tuttavia lavoreremo politicamente per avvicinarci il più possibile agli obiettivi di una tassa capace di premiare gli atteggiamenti virtuosi sia dei Comuni che dei singoli utenti”.
La votazione finale ha visto l’approvazione da parte del Pd, l’astensione del Movimento 5 Stelle e il voto contrario di Pantelis Assimakis.