Seconda serata per “Questa è l’acqua – Festival sonoro della letteratura”. Giovedi 17 nel giardino tra Villa Arci e il Centro Internazionale Malaguzzi l’appuntamento sarà doppio. Alle 19.30 il “narratore delle pianure” Daniele Benati dà voce in dialetto reggiano al racconto di Samuel Beckett “I was feeling awful”, da lui tradotto in “A stèv mäl” (Stavo male). Un esperimento sorprendente, per scoprire inusitate sintonie tra lo spirito popolare della terra emiliana e la poetica dell’assurdo. Alchimie prodigiose anche nella seconda parte della serata: alle 22 il maestro del noir Carlo Lucarelli si confronta in racconto e voce con le Mondine di Novi, che per l’occasione propongono una colonna sonora selezionata tra i loro canti più amati.
In quattro serate (fino a sabato), questo festival ideato da Paolo Nori letteratura e musica si mischiano con illustrazione, dialetti, cantato e poesia pura. Si tratta dell’anteprima di Autori in Prestito – tappa del progetto Mappe Narranti di Arci e Provincia di Reggio Emilia – che tra ottobre e dicembre 2014 porterà ancora nel capoluogo emiliano importanti scrittori e artisti in una ventina di biblioteche del territorio.
Altre fortunate contaminazioni arriveranno venerdì 18 grazie al bibliofilo e glottologo Giuseppe Bellosi, impegnato alle 19.30 nella lettura di “La Fondazione”. Un monologo teatrale del grande poeta e scrittore romagnolo Raffaello Baldini. Un testo su ciò che svanisce e sul desiderio di conservarlo, scritto non a caso nell’ultimo periodo di vita dell’autore. La serata prosegue alle 22 con Matteo B. Bianchi che legge integralmente il suo monologo generazionale “Mi ricordo”. Con un’apertura finale, in cui l’autore dà spazio ai personali “Mi ricordo” dei presenti raccolti durante la serata.
Gran finale sabato 19. Il Festival sonoro della letteratura si trasferisce al Tecnopolo, uno scenario ideale per i due momenti di performance pura che sono programma. Alle 19.30 i Nuovi Bogoncelli – “gruppo musicale che non sa suonare” guidato da Paolo Nori – leggono Daniil Charms, voce profetica della narrativa russa. Chiude in bellezza alle 22 la straordinaria poetessa da palcoscenico Mariangela Gualtieri. Visionaria e viscerale declamerà i propri versi, in un “rito sonoro fatto da chi proferisce e ascolta ogni cosa tesa, nel tentativo di nutrire ciò che in noi trema di paura e di fame”.
Durante le serate, i momenti live si alternano con pillole sonore a cura del blog Hai da spicciare.
Questa è l’acqua però non è solo performance. La programmazione degli eventi lascia anche il tempo per ritemprarsi in uno spazio piacevole e tutto da vivere. Il compito è affidato a DeliGogò, che cura un food corner con menu creativi ispirati al festival e un originale “mercatino della letteratura sonora” con preziose realtà editoriali e interessanti autoproduzioni sotterranee del territorio.
Quella della lettura pubblica è una sfida che Paolo Nori lancia agli artisti coinvolti. Tra lo scrittore e la narrazione orale corre infatti una lunga storia. Riproporre modalità e stilemi tipici del parlato è un tratto saliente della scrittura di Nori, che ha pubblicato diversi libri di discorsi per Quodlibet, Marcos y Marcos e DeriveApprodi. Un unicum che nel nostro paese ha un seguito straordinario.
“Ermanno Cavazzoni e io”, spiega raccontando la genesi del progetto “volevamo creare un archivio sonoro della letteratura. Avevamo, e abbiamo, l’impressione che ci sia molto materiale letterario non scritto, sonoro, che tutti i giorni si produce in Italia, in letture, conversazioni, presentazioni di libri, e che nessuno classifica e conserva. L’idea del festival”, conclude ironicamente lo scrittore, “era come di supporto all’archivio”.
Questa è l’acqua è un progetto realizzato da Arci Reggio Emilia e promosso dall’assessorato Cultura e Paesaggio della Provincia di Reggio Emilia. È inserito nel cartellone estivo Summersoup – che ha ricevuto il finanziamento dal bando comunale I Reggiani per Esempio – organizzato con la collaborazione del Centro Internazionale Loris Malaguzzi e della Circoscrizione Nord-Est.