“L’innalzamento ai massimi livelli possibili consentiti dalla legge di IMU e Tasi, a carico di possessori di case, di commercianti ed imprese, e dell’addizionale IRPEF, che colpisce indistintamente tutti i contribuenti, imposto dalla Giunta Pistoni, equivale ad un duro colpo inferto al cuore del tessuto economico e sociale sassolese e ad uno dei pilastri dell’economia come è il settore del mattone. Dalla sera alla mattina, e senza nemmeno avere come giustificazione il bilancio preventivo, la giunta Pistoni, utilizzando la leva fiscale, ha deciso di prelevare altri 500.000 euro in più di IMU e Tasi e circa 250 mila euro in più di addizionale IRPEF dalle tasche dei contribuenti Sassolesi. Si tratta di un atto vessatorio ed ingiustificato nei confronti di migliaia di famiglie Sassolesi che dovranno pagare 750 mila euro di tasse in più anche rispetto a quanto deciso dalla giunta Caselli nell’anno in corso sulla base di aliquote che già tenevano conto delle difficoltà e degli sforzi del Comune e del piano concordatario di SGP. Di fronte alla necessità, tutta da dimostrare, di reperire nuove entrate, la giunta Pistoni ha deciso di scaricare tutto il carico di questo sforzo sui contribuenti onesti, famiglie e pensionati, e sui possessori di case e di immobili, industriali e commerciali che già faticano a resistere agli urti di una crisi economica che dura e perdura da più di cinque anni. Ovvero, solo tasse e nessun riduzione della spesa improduttiva. In questo contesto, a nulla vale il tentativo di coprire i pesanti effetti della manovra caricando la parte di tasi sull’Imu, per favorire inquilini ed imprese, perché l’impatto è irrisorio rispetto al danno economico provocato con l’aumento delle aliquote sulla casa e sulle persone. E’ come regalare un ombrellino da borsetta per ripararsi da un uragano. In Consiglio comunale abbiamo dichiarato chiaro e forte il nostro NO a questa manovra e continueremo a farlo nelle prossime settimane, quando discuteremo il bilancio, dimostrando che questa manovra che peserà duramente, non solo sul 2014 ma anche sul futuro di Sassuolo, poteva e doveva essere evitata”.