La Fiom/Cgil di Modena ha letto con molta attenzione le dichiarazioni dei giorni scorsi del sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e le successive risposte di Maserati fatte dall’Amministratore delegato Maserati Harald Wester.
Tutto ciò che ruota intorno a Maserati è un tema molto sensibile per il sindacato perché riguarda il futuro di 780 lavoratori, riguarda il futuro strategico della città di Modena e della sua storia.
Va riconosciuto che questa storia è stata costruita anche per merito della determinazione dei lavoratori, delle istituzioni e della società tutta, che nei tempi bui di Maserati a metà Anni Settanta si sono adoperati per tenere viva una fabbrica che ha contribuito in modo determinante a considerare Modena terra di motori.
Sapere che oggi tutto questo patrimonio, storico e professionale possa essere messo in discussione ci preoccupa fortemente. Siamo di fronte ad un atteggiamento da parte di Maserati chiuso e non aperto al dialogo con le parti sociali.
Circa un mese fa a Torino Fiat Chrisler Automobiles ha presentato il Piano industriale, fatto, in pieno stile Fiat, di molti modelli nuovi, ma con nessun impegno certo sulla fattibilità, sul dove produrli e in che tempi.
Per quello che riguarda lo stabilimento Maserati di Modena le perplessità della Fiom rimangono tutte, anche in questa occasione FCA lascia le lavoratrici e i lavoratori nell’incertezza sul loro futuro.
Le uniche cose certe sono che parte degli investimenti sui nuovi modelli a marchio Maserati saranno fatti nello stabilimento di Grugliasco e i due modelli attualmente prodotti a Modena, la Gran Cabrio e la Coupè, sono entrambi a fine corsa e al momento non è previsto un investimento per la loro sostituzione.
Attualmente nello stabilimento modenese, oltre al marchio Maserati si produce l’Alfa Romeo 4C, vettura indubbiamente studiata con una concezione innovativa, ma che presenta un ritardo importante sui numeri dichiarati dall’Azienda in presentazione del progetto.
La volontà da parte della Amministrazione comunale di Modena, in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria, di creare un polo di progettazione e di sviluppo di motori è dal nostro punto di vista un progetto interessante: vorrebbe dire sviluppare e progredire quella conoscenza tecnica e di progettazione, caratteristica di questo territorio.
La cosa da chiarire è se nell’ambito di questo progetto ci sia anche la costruzione dei motori e quindi la loro produzione, fatto indubbiamente non secondario rispetto al futuro dello stabilimento modenese.
La Fiom/Cgil chiede di iniziare un percorso di confronto che tratti seriamente il futuro del marchio Maserati, delle prospettive occupazionali e del futuro delle lavoratrici e dei lavoratori.
La Fiom ha inviato al Sindaco di Modena Muzzarelli una richiesta di incontro per approfondire le dichiarazioni fatte nei giorni scorsi a mezzo stampa.
Riteniamo opportuno che a quell’incontro, da noi richiesto, siano convocate anche le altre Organizzazioni Sindacali: il futuro della Maserati a Modena deve essere un argomento affrontato in modo unitario. Ci aspettiamo che questo percorso possa coinvolgere, in un secondo incontro a livello istituzionale e con tutte le Organizzazioni Sindacali, anche la Direzione Maserati.